La trattativa per la possibile cessione del Calcio Catania andrà avanti, ma sarà top secret.

E’ l’unica novità che emerge dopo i comunicati diffusi ieri da Finaria, la holding proprietaria della società rossazzurra, e la cordata di imprenditori siciliani guidata da Claudio Luca, amministratore della Bacco srl, che manifestato interesse nel volere rilevare il club.

Le parti, stamane, hanno firmato un patto di riservatezza che servirà a mantenere il più stretto riserbo sulla trattativa fino dal suo avvio. Il ricorso all’undisclosed act è una pratica piuttosto frequente che impegna i soggetti coinvolti in una cessione a rispettare varie clausule come, ad esempio, il divieto di diffondere documenti ritenuti riservati.

Oltre a Claudio Luca, che con la sua ‘Bacco’ per sei anni è stato sponsor del Catania, fanno parte del gruppo interessato all’acquisto della società rossazzurra altri tre imprenditori che sono seguito dallo studio di consulenza Sciuto.

Ieri sia Finaria che Bacco si erano pronunciate sulla questione attraverso dei comunicati.

La holding proprietaria del club rossazzurro aveva fatto sapere di non ritenere soddisfacenti le credenziali prodotte da Bacco, ritenendole una ‘mera elencazione’ dei rapporti bancari che detiene la società dell’amministratore unico Claudio Luca.

Bacco, invece, aveva precisato “senza voler rilasciare alcun commento su quanto dichiarato” da Finaria di attendere di sapere quanto vale effettivamente il Catania.

Nello stesso comunicato si è fatto riferimento anche ad un contatto telefonico fra lo studio legale Abramo (che rappresenta il club calcistico) e Diego Sciuto dello studio di consulenza Sciuto in cui sarebbe stato avanzata la richiesta di fornire una valutazione di massima sul Catania.

“Fino a questo momento suddetta richiesta da parte dello Studio Legale Abramo non è ancora pervenuta”, concludeva il comunicato di Bacco diffuso ieri sera, ma l’incontro di stamani in cui è stato sancito il patto di riservatezza rappresenta certamente un primo passo.

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