Innovazione,  ricerca e start up:  e’ questo il trinomio dal quale si può ripartire per riannodare  il fil rouge della crescita.

Un obiettivo al quale tendono gli strumenti  messi in campo dal Governo attraverso un mix di incentivi, agevolazioni per l’accesso al credito e servizi dedicati alle start up e alle piccole e medie imprese innovative, che sono stati  illustrati oggi nella sede di Confindustria Catania nel corso del raoadshow  nazionale del Ministero dello Sviluppo economico e  di Invitalia dal titolo “Easitaly” .

Che la capacità di innovare sia la “chiave di volta dello sviluppo”,  come ha sottolineato in apertura dei lavori il presidente di Confindustria  Catania, Domenico Bonaccorsi   –  lo dicono anche i dati di una ricerca condotta dall’Ateneo catanese con il supporto di Confindustria.

Per Reburdone: “Le  imprese di successo siciliane che negli anni bui della crisi sono riuscite ad aumentare fatturato e occupazione  – ha detto  il presidente degli industriali  – sono le stesse che hanno puntato su ricerca, innovazione e diversificazione per rispondere alle sfide del mercato”.

Un tema, quello delle competitività,  condiviso dal vicepresidente della Piccola Industria di Confindustria Catania, Salvo Gangi che si è soffermato sull’importanza strategica delle politiche a sostegno delle Pmi  quale “forza viva del tessuto produttivo del Paese”.

Anche per il presidente del Gruppo Giovani dell’associazione,  Antonio Perdichizzi,   che lanciato un invito alle imprese,  l’innovazione è una sfida centrale.

Per Perdichizzi: “Ogni piccola e media impresa può essere un incubatore di innovazione –  ha detto -. Dare uno spazio in ufficio ad una start up, condividere esperienze, fa crescere entrambi. Così le imprese possono fare la propria parte, assieme alle policy avanzate del Mise e i nuovi e potenti strumenti di Invitalia, contribuendo  alla crescita”.

Perché è importante una politica industriale a favore dell’innovazione e delle start up?  “Ogni posto di lavoro creato da un’ impresa innovativa – ha puntualizzato Matteo Corbetta,  della direzione generale Politica industriale del Mise –  ne genera altri 5 nell’indotto”.  Nell’ecosistema italiano sono censite 5.535 start up innovative di cui 239 in Sicilia.

A fornire una panoramica sui risultati del programma di incentivi “Smart & Start”  2013 – 2015,  nell’ambito del quale sono ancora a disposizione risorse da utilizzare,  è stato Andrea Miccio, dirigente di Invitalia. Le 116 iniziative finanziate in Sicilia hanno attivato 24 milioni di euro di investimenti e 382 nuovi posti di lavoro.

A Catania  le iniziative finanziate sono state 41 con investimenti pari  7,8 milioni  e 131 nuovi posti di lavoro. Sono piccole e medie imprese che operano soprattutto nei settori cloud computing, e-commerce e social network.

L’incontro, inoltre, al quale è intervenuto  in rappresentanza della Regione siciliana, Dario Montana, funzionario dell’assessorato alle Attività produttive, è stato l’ occasione per presentare due start up di successo catanesi: Giftsitter,  guidata da Sergio Serafini e  Morpheos,  co-fondata  da Nicola Picone.