Sarà Salvatore Aranzulla a ricevere la Candelora d’Oro per il 2019, la più alta onorificenza della città di Catania. Salvatore Aranzulla, 28enne di Mirabella Imbaccari, è considerato uno dei più importanti divulgatori italiani in campo tecnologico e informatico e sulle tematiche legate a internet e al web.
Fondatore e gestore del sito aranzulla.it, uno dei primi 30 siti italiani in termini di visite ricevute, è diventato famoso soprattutto per i suoi tutorial che, con precisione tecnica e linguaggio accessibile a tutti, rappresentano un punto di riferimento per gli utenti italiani del web.
L’importante riconoscimento verrà consegnato dal sindaco di Catania, Salvo Pogliese, il prossimo 2 febbraio, nella corte del municipio. “Quella di Salvatore Aranzulla – ha detto il primo cittadino – è una scelta di campo che guarda al futuro, un riconoscimento ai valori positivi della conoscenza e dell’innovazione come proiezione di speranza e di cambiamento, un esempio per tutte le ragazze e i ragazzi catanesi e siciliani, che in lui riconoscono l’idea di una realizzazione di vita possibile, raggiungibile in ogni campo con l’impegno e la dedizione costante, nel nostro caso per fare conoscere al grande pubblico i segreti dell’informatica e le straordinarie potenzialità del Web”.
“Quando abbiamo deciso di conferire ad Aranzulla la Candelora D’Oro – ha proseguito Pogliese – ci siamo lasciati convincere dal forte legame che egli, nonostante la straordinaria popolarità e il successo ottenuti, ha sempre mantenuto con la Sicilia, con il piccolo paesino di Mirabella Imbaccari, dove è cresciuto con la sua famiglia e dove ancora vivono i suoi genitori, ma anche con la nostra città e con la festa di Sant’Agata, che conosce benissimo”.
“Aranzulla – conclude il sindaco – è l’espressione più autentica delle potenzialità delle nostre eccellenze, di quei talenti che a Catania e in Sicilia ora vanno riconosciute e valorizzate come fattore di sviluppo per la nostra terra, che non può ancora lasciare andare i suoi figli migliori senza più ritrovarli”.
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