Si dirà che ha vinto l’esperienza, ma il verdetto nei comuni del Catanese chiamati al voto in questa tornata elettorale certifica la rottamazione del ricambio generazionale invocato dai più come il più classico dei ritornelli da campagna elettorale.
I grandi centri (e non solo) hanno eletto volti noti della politica locale o addirittura big con esperienza nazionale come nel caso di Militello Val di Catania dove fa festa il deputato dem Giovanni Burtone che è tornato nel paese dove ha avuto inizio la sua carriera e da oggi è a capo dell’Amministrazione comunale.
E’ sindaco per la quinta volta Nino Di Guardo – come Leoluca Orlando a Palermo – che a Misterbianco trionfa con oltre il 50 per cento delle preferenze rottamando oltre che gli avversari anche la nuova legge sugli enti locali che assegna la vittoria con il 40 per cento più uno.
Anche a Paternò vince un volto noto: si tratta di Nino Naso, da sempre vicino all’ex ministro Ignazio La Russa (figlio illustre della cittadina) che è riuscito a ribaltare l’esito delle elezioni di 5 anni fa, quando venne sconfitto da Mauro Mangano, il primo sindaco renziano eletto in provincia di Catania, oggi sconfitto.
Torna a guidare Aci Catena Nello Oliveri che fu sindaco della cittadina a metà degli anni 90 sotto le insegne di An. Anche per l’esponente di centrodestra si tratta di una rivincita visto le candidature andate a vuoto in passato. Pure a Fiumefreddo vince un ex: è Sebastiano Nucifora, già primo cittadino dal 2002 al 2012, che dalla notte scorsa è nuovamente il sindaco della cittadina ionica.
Stessa situazione a Vizzini. Nel paese di Giovanni Verga è Vito Cortese a ritornare in Municipio avendo battuto l’uscente Marco Sinatra e gli altri competitor in lizza.
Non aveva ottenuto la vittoria cinque anni fa, ma ci riesce stavolta Marco Rubino che battendo Otello Floresta è il nuovo sindaco di Sant’Agata li Battiati, il paese con il Pil più elevato della Sicilia. Ad Aci Bonaccorsi, nell’hinterland di Catania, il nuovo sindaco è Vito Di Mauro.
Tanti i centri pedemontani in cui si è votato. A Nicolosi, considerata la porta del Vulcano, vince Angelo Pulvirenti che ha sconfitto, tra gli altri, la presidente in carica del Parco dell’Etna e fedelissima di Rosario Crocetta, Marisa Mazzaglia. Anche a Linguaglossa, altro importante centro turistico etneo, c’è un nuovo sindaco: Salvatore Puglisi che ha battuto Salvatore Comodo e Gaetano Del Popolo.
Nel paese del vino dell’Etna, Castiglione di Sicilia, sarà Antonio Camarda a guidare l’amministrazione comunale, avendo battuto Stefania Russotti.
A Calatabiano vittoria per l’uscente Giuseppe Intelisano, così come a Licodia Eubea dove con un plebiscito resta sindaco Giovanni Verga, mentre a Mazzarrone, paese famoso per l’uva da tavola, è Giovanni Spata a trionfare con oltre il 60 per cento delle preferenza.
A Mirabella Imbaccari vince Giovanni Ferro che cinque anni fa aveva sfiorato la vittoria andata poi Marchingiglio, sconfitta la candidata di centrodestra Filippa Martines.
Anche a Raddusa è un volto noto della politica locale a vincere le amministrative: si tratta dell’ex sindaco Giovanni Allegra che così torna a guidare il paese della provincia di Catania essendo stato sindaco più volte. La sfida di San Michele di Ganzaria fra Gianluca Petta e Danilo Parasole è all’ultimo voto, ma la vittoria è andata al primo, mentre a Santa Maria di Licodia è stato eletto Carmelo Salvatore Mastroianni che ha ottenuto il 41 per cento delle preferenza.
Si andrà al ballottaggio a Palagonia dove la sfida è fra Valerio Martella e Salvatore Astuti, così come a Scordia con Francesco Barchitta e Maria Contarino che proseguono la corsa.
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