Una cucina d’autore, ricercata ma senza troppi fronzoli, con una formula easy gourmet. Sono questi gli ingredienti di Kistè, il nuovo contenitore gastronomico firmato dallo chef Pietro D’Agostino che ha acceso la sua cappa, nel cuore di Taormina.

Kistè è l’ultima creatura della stella Michelin taorminese che nella perla dello Jonio da oltre dieci anni accoglie i suoi ospiti al ristorante la Capinera e dedica lezioni di cucina nei suoi cooking lab ad appassionati di ogni età e di ogni latitudine.  E ora Kistè, un luogo suggestivo, una casa privata della famiglia Cipolla del Quattrocento, dichiarata monumento nazionale per il suo interesse storico e artistico, raro esempio di stile tardo Rinascimento siciliano. “Abbiamo curato ogni dettaglio per accogliervi con semplicità ed eleganza – ha esordito D’Agostino – una cucina accessibile a tutti e infinitamente buona”.

I piatti sono un’esplosione dei sensi, punto di contatto tra innovazione e storia, tra mare e terra, tra colore vivido e candido bianco. Un menù studiato, contenuto, creato per raccontare, con poco, un universo intero: la Sicilia.

Il nome Kistè è un omaggio alle origini greche della città, oggi crocevia di mode e tendenze internazionali, ma è soprattutto ispirato alla presenza all’interno dei locali, in Via Santa Maria De’ Greci, di due enormi cisterne di epoca romana intercomunicanti e ispezionabili.

“Lo chef D’agostino si racconterà attraverso una cucina essenziale – ha commentato anche Morena Benenati, direttore Kistè –  che metta in evidenza la straordinaria bontà di ingredienti esclusivamente prodotti in Sicilia. Le radici della tradizione sono quelle di una cucina legata al territorio, le ali dell’innovazione sono quelle della creatività dello chef”.

Questo non significa che il menu cederà il passo all’improvvisazione: l’idea è quella di raccontare la bella storia d’amore con la cucina, dove “Ci si innamora degli ingredienti e della memoria che riaffiora dai sapori”.

Assieme a Kistè, Pietro D’Agostino ci mette la firma, e il cuore, anche selezionando personalmente i migliori sapori siciliani, gli stessi utilizzati nella sua cucina, da gustare dentro il locale o da portare a casa.

Nasce così, e con lo spirito che abbraccia ricercatezza e semplicità, la proposta di prodotti con l’etichetta “IO Pietro D’Agostino”: è la linea di prodotti che esprime il suo mondo; è l’essenza del lavoro fatto insieme ad appassionati produttori che, come lui, esprimono ogni giorno il loro amore per l’Isola e per i suoi splendidi ed unici prodotti: un olio nocellara dell’Etna, un vino di Pantelleria doc, un grillo di Marsala, il miele di Zafferana etnea (sulla selvatica e ficodindia) e una pasta, mezzo pacchero, realizzata con grani siciliani. “Ricerco ogni giorno gli ingredienti che possano esaltare le mie ricette e ho il piacere di condividere con voi l’eccellenza di alcuni prodotti che sono l’espressione di gusto e qualità della mia terra, la Sicilia”.

Novità anche in casa La Capinera. Il ristorante stellato affacciato sulla magica riviera ionica di Spisone, è stato sottoposto a un intenso restyling, già cominciato lo scorso anno e che vede oggi il suo completamento nel nuovo design della mise en place: tavoli rovere massello lavorati da sapienti artigiani, inserti di maioliche di Scicli e luci dal caldo sapore retrò s’inseriscono armonicamente nel quadro naturale tutto blu e bianco in cui la Capinera è nata.

La filosofia, però, resta la stessa: un felice incontro fra creatività e innovazione, memoria e territorio. Anche nel menu, che pur presenta alcune novità, tutte da scoprire. Piatti vivaci eppure essenziali, ricchi di tradizione ma moderni, pensati e voluti secondo il quasi “religioso” rispetto delle stagioni della terra e del mare. Quel mare che avvolge, illumina e protegge la baia da cui la Capinera spicca sempre il volo.

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