Pubblico entusiasta per la presentazione dell’ultima fatica letteraria di Barbara Bellomo, al Palazzo della Cultura di Catania. La scrittrice catanese sceglie la sua città per parlare de La ladra di ricordi, Salani Editore, il nuovo romanzo ambientato tra Todi e Catania, che intreccia la storia contemporanea con quella della Roma del I secolo a.C.

Alla presentazione il sindaco Enzo Bianco, l’assessore alla Cultura Orazio Licandro, l’archeologa Elena Flavia Castagnino e la giornalista, moderatrice dell’evento, Flaminia Belfiore. In platea anche Luigi Spagnol, editore italiano di Harry Potter e amministratore delegato del gruppo GeMS.

“In questo libro c’è il mio amore per l’antico – ha spiegato la Bellomo, dottore in Storia antica – che si mescola con la modernità e l’energia dei giorni nostri. C’è infatti uno spaccato del mondo attuale, quello universitario, quello domestico – ha continuato – che incrocia antiche atmosfere grazie a un cammeo ritrovato che costituisce una sorta di portale del tempo, consentendo di attraversare i secoli e vivere le storie di chi lo ha toccato”.

La protagonista è Isabella De Clio, un’archeologa siciliana specializzata in arte antica che si imbatte nell’inspiegabile omicidio di una donna dall’oscuro passato, che ha a che fare con un prezioso cammeo di età augustea. È proprio questo cammeo a coinvolgere Isabella nelle indagini, a fianco all’affascinante commissario Caccia, appassionato di Jazz, al professore Giacomo Nardi, ormai vicino alla pensione, e al nipote della vittima. Il cammeo perduto innesca una storia che intreccia la Roma antica  e porta fino all’Italia contemporanea.

Un tuffo in uno dei momenti più duri della storia di Roma – ha detto l’assessore Licandro – con il passaggio dalla Repubblica al Principato. Ma c’è anche una Catania raggiante, le sue bellezze, le sue ricchezze”.

Un aspetto, quest’ultimo, evidenziato anche dal primo cittadino. “Barbara riesce a inserire in ogni suo libro le sue grandi passioni – ha affermato Bianco – e in questo si respira quella per Catania”. Un noir accattivante, dunque, ma anche occasione per sottolineare ancora una volta l’amore per la città.

Io amo Catania – ha concluso la scrittrice – e spesso soffro nel vederla maltrattata. Questa città ha molta energia, oltre a essere bella. Anche Isabella, la protagonista, vive questa emozione: è seria e cupa ma, non appena arriva in città, si illumina”.