Sono 14 le persone arrestate dalla Polizia Postale nell’ambito dell’operazione ‘Sim Swap’ in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Loredana Pezzino su richiesta del procuratore Carmelo Zuccaro e del sostituto Alfio Gabriele Zappalà.

I reati contestati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi informatiche aggravate dall’indebito utilizzo dell’altrui identità digitale, riciclaggio e truffe. Altre 33 persone sono indagate in stato di libertà.

Gli arrestati sono tutti originari del Catanese. Sono Alfio Mancuso, di 35 anni, Luca Florio, di 37, e Antonio Nucifora, di 25, che sono stati condotti in carcere.

Il Gip ha invece disposto gli arresti domiciliari per Michele Bella, di 27 anni, Filippo Del Popolo Chiappazzo, di 23, Santo Gulino di 49, Giuseppe Luna, di 42, Agostino Muscolino, di 24, Sara Musumeci di 23, Angelo Pagano, di 42, Giovanni Pagano, di 40, Davide Patanè, di 25, Adriano Tizzone, di 46, e Marco Antonio Torrisi di 39.

Dalle indagini della polizia postale, avviate nel 2015 a seguito di una frode informatica ai danni di una banca on-line ai cui clienti, residenti in varie parti d’Italia, erano stati sottratti 300.000 euro, è emersa la presenza di un gruppo “connotato da notevole capacità criminale e peculiari conoscenze tecniche informatiche, dedito con professionalità e spregiudicatezza alla pianificazione continua di frodi informatiche e telematiche e truffe on-line su noti portali”.

“La criminalità informatica cibernetica già oggi costituisce gran parte della criminalità che preoccupa i cittadini ed è stato stimato che nei prossimi cinque anni il 70-80% dei reati passerà attraverso il Web. Anche la criminalità organizzata farà passare la sua azione illegale attraverso modalità informatiche, quindi attrezzarsi sotto questo profilo é assolutamente indispensabile” ha detto, incontrando i giornalisti in merito all’operazione denominata ‘Sim Swap Fraud’ il Questore di Catania Alberto Francini.

“La normativa – ha aggiunto – ha individuato nella Polizia Postale l’organo di polizia deputato a combattere questo tipo di reati, e costituisce veramente l’organo di polizia ‘di frontiera’ di punta per questo tipo di criminalità che nei prossimi anni sarà la criminalità con la quale i cittadini italiani dovranno in larghissima misura confrontarsi”.

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