Le Organizzazioni AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP, UNICOOP, UNCI, CGIL, FP-CGIL, CISL, FP-CISL, UIL, UIL-FPL, CONFSAL, CONFSAL-SNALV hanno prima indetto e poi annullato una conferenza stampa prevista per mercoledì 14 giugno nella sede di Confcooperative Sicilia, ma rimangono le denuncie dei lavoratori che in assenza di risposte, organizzeranno una manifestazione di piazza.
“Il confronto – si legge nella nota stampa – tra l’amministrazione comunale e le rappresentanze di Imprese cooperative e lavoratori, nel merito dei servizi sociali a Catania, è ormai diventata una criticità e l’ultima riunione effettuata, dopo pressanti richieste delle parti sociali, si è svolta il 18 maggio 2016.”
Secondo i lavoratori l’amministrazione, in quell’occasione, si era impegnata ad avviare un confronto con le parti sociali sullo stato di tutte le risorse disponibili per i servizi socio-assistenziali, salvo poi, successivamente, annunciare tagli al comparto dei servizi sociali per circa tre milioni di euro.
“Rispetto a questa ulteriore difficoltà – continua la nota – era stata reiterata la richiesta di un confronto, che potesse chiarire la singolare condizione di effettuare tagli a fronte di un monte risorse aggiuntive, che sembra superino € 100.000.000,00“.
Ma non solo: le organizzazioni denunciano l’acuirsi dello stato di difficoltà economico-finanziaria del Comune di Catania, che sta determinando un ulteriore incremento dei ritardi dei pagamenti nei confronti delle cooperative sociali e degli altri enti: somme destinate soprattutto alle retribuzioni dei lavoratori. Attualmente vi sono servizi che registrano ritardi di oltre 14 mesi
Numerose, peraltro, le azioni legali degli enti del privato sociale e la conseguente lievitazione dei costi a carico della stessa Amministrazione.
Secondo le organizzazioni esisterebbe “uno stato di evidente disorganizzazione della Direzione Servizi Sociali, che avrebbe bisogno di una guida forte ed autorevole, sia di tipo tecnico che politico, tale da rendere finalmente efficiente la gestione politica ed amministrativa di tutti i servizi socio-assistenziali, erogati dall’Amministrazione catanese”.
In particolare le organizzazioni denunciano: ritardi nella fase di rendicontazione dei servizi già resi, che hanno comportato flussi ridottissimi di atti di pagamento verso la Ragioneria comunale, che, a detta dei responsabili della stessa, si trova spesso nella scomodissima condizione di dover sollecitare la Direzione Servizi Sociali per ottenere atti di liquidazione da porre in pagamento; mancanza di confronto istituzionale.
Dalle denuncie alle richieste: necessità di potenziare le competenze amministrative dei responsabili addetti alla rendicontazione; necessità di rivedere i carichi di lavoro.
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