“Sono fortemente amareggiato di fronte ad una sentenza del giudice contabile che ha considerato dannose per il Comune di Aci Catena, attività di supporto che hanno invece determinato oggettivi miglioramenti per l’amministrazione nel contrasto all’evasione fiscale, con conseguente incremento del gettito e nell’organizzazione di eventi culturali di prestigio indiscusso (Cinenostrum)”. E’ il commento del deputato regionale, Raffaele Pippo Nicotra dopo la sentenza della Corte dei conti in cui è stabilito che l’ex sindaco di Aci Catena dovrà restituire 60 mila euro alle casse del Comune etneo.

“Valuterò nei prossimi giorni con i miei legali – prosegue la nota di Nicotra – i rimedi da esperire contro una sentenza che ritengo ingiusta perché assegna agli organi politici responsabilità esorbitanti, escludendo gli apparati amministrativi da ogni rilievo. La stessa giustizia contabile che in altri casi ha, invece sostenuto l’esatto contrario”.

La vicenda risale al 2008 quando l’allora primo cittadino 4 con una delibera di giunta aveva istituito una “unità di staff intersettoriale alle dipendenze del sindaco”, composta in parte da dipendenti comunali e in parte da consulenti esterni.