“È stato un atto vandalico. Hanno bruciato una cabina, è saltata una centralina ed è stato compromesso un lungo tratto della rete ferroviaria della zona francese in questione. Sono stati fatti tanti tentativi ed abbiamo atteso ed accumulato tante e tante di ritardo. È vergognoso quanto accaduto a maggior ragione ai danni di un treno carico di ammalati”.

Questo lo sfogo-denuncia del presidente regionale dell’Unitalsi Sicilia, Nunzio Faranda, che a bordo del ‘treno Bianco’ partito dall’Isola e diretto a Lourdes è arrivato a destinazione, praticamente, con un giorno di ritardo. “Una ammalata grave- ha aggiunto Faranda- l’abbiamo addirittura dovuta ‘scendere’ dal convoglio e la donna è stata ricoverata”.

Le premesse in realtà erano anche le migliori. C’era il solito grande entusiasmo, la disponibilità e l’abnegazione di organizzatori e volontari che ‘mista’ alla forza della fede e della speranza creava la solita impagabile energia positiva. Inoltre per la prima volta rispetto al passato il ‘treno bianco’ partito dalla Sicilia univa la parte occidentale ed orientale dell’Isola.

Ma purtroppo come menzionato, il grave disagio, probabilmente un vero e proprio atto vandalico, lungo la strada ha fatto perdere un importantissimo e prezioso giorno di pellegrinaggio.

Eppure, come ricorda il presidente siciliano di Unitalsi, non è neppure la prima volta che capitano intoppi del genere. “Questo è il terzo intoppo negli ultimi quattro anni – ricorda Faranda – che vivo in prima persona. Ricordo che una volta impiegammo ben 73 ore per arrivare, questa volta 59. Abbiamo l’esperienza per raccontare questi disagi e riconosco la grandezza della nostra organizzazione della nostra rete che non ci lascia mai soli e il presidente nazionale in primis ci è stato vicino minuto per minuto”.

Il presidente dell’Unitalsi siciliana ha infine ringraziato quanti, anche in questa occasione, sono stati al fianco di questa “ennesima eccezionale esperienza di fede e verità” partita da Siracusa con circa 600 pellegrini direzione Lourdes al fianco e al sostegno di quanti soffrono.

Da ricordare in ultimo come il pellegrinaggio unitalsiano è stato ‘onorato’ eccezionalmente di portare con se il prezioso reliquiario contenente le lacrime di Maria, come dono spirituale al santuario di Lourdes.