Un arsenale a disposizione di Cosa Nostra etnea composto da pistole, fucili mitragliatori e micidiali granate artigianali, è stato rinvenuto dai Carabinieri del comando provinciale di Catania durante una serie di controlli che hanno portato a rinvenire anche droga

I controlli che hanno portato al rinvenimento a San Cristoforo

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno intensificato il controllo del territorio nel quartiere San Cristoforo con mirate perquisizioni che hanno consentito di rinvenire e sequestrare armi e droga ritenute riconducibili al gruppo Nizza della famiglia di Cosa Nostra “Santapaola Ercolano”.

Il casolare del rinvenimento nei pressi di una scuola

All’interno di un casolare in stato di apparente abbandono e nelle adiacenze di un edificio scolastico, i militari hanno scoperto diversi borsoni contenenti 9 tra pistole e armi lunghe, alcune delle quali da guerra (2 fucili mitragliatori AK 47 Kalashnikov di fabbricazione sovietica), efficienti ed in ottimo stato di conservazione, oltre a circa 900 munizioni di vario calibro.

Anche un fucile lanciagranate

Di particolare rilievo per l’accertata pericolosità, inoltre, il rinvenimento di un fucile lanciagranate con 6 granate modificate, nonché di ben 12 ordigni esplosivi artigianali del tipo “pipe bomb” e “flash bang”, dall’elevato potere dirompente ed effetto scheggiante.

Arrestato anche un ricercato

Nell’ambito della stessa operazione i carabinieri hanno anche effettuato alcuni arresti. Si tratta, in primo luogo, di un elemento di spicco del gruppo mafioso dei Nizza, ricercato dal dicembre 2021 perché destinatario di un ordine di carcerazione.

Il secondo arresto effettuato riguarda, invece, un uomo trovato in possesso di 400 grammi di cocaina ancora in pietra.

Un precedente di armi e droga in un’altra operazione nel Siracusano

Appena una decina di giorni fa in una operazione slegata da quella odierna i carabinieri di Siracusa avevano arrestato 5 persone, al termine di una indagine contro il traffico di droga ed armi e la detenzione di esplosivi. In quel caso l’operazione aveva riguardato un’area tra Siracusa e Floridia.

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