Si celebra la X Giornata europea contro la tratta di esseri umani. L’Asp di Catania è in prima linea nel contrasto al fenomeno. Da anni è partner dell’associazione Penelope, nella realizzazione del progetto Nuvole, finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità, a favore delle vittime di tratta.

Sede operativa e luogo simbolo della lotta alla tratta, è il Centro Agorà (responsabile dott.ssa Loredana Sucato), dove un team di professionisti fornisce assistenza alle vittime.

In occasione della Giornata, in molte città d’Italia, ha luogo l’iniziativa #liberailtuosogno, per dire no alla tratta degli esseri umani. In cielo volano i palloncini arancioni, liberando così, simbolicamente, il sogno di molti bambini, donne e uomini del pianeta che vengono sfruttati.

“Parliamo di un fenomeno che riguarda milioni di esseri umani e che procura enormi profitti agli sfruttatori – afferma Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania -. La nostra Azienda è impegnata sia nelle attività previste di prevenzione e sorveglianza sanitaria durante gli sbarchi, sia, in collaborazione con l’associazione Penelope, nel fornire alle vittime assistenza e protezione sociale, e nel promuovere ogni utile iniziativa per affermare una cultura dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani”.

Per tratta di esseri umani si intende lo spostamento attraverso l’uso della forza o dell’inganno di una persona in luogo diverso da quello in cui risiede, ai fini di sfruttamento sessuale, lavorativo, delle economie illegali, dell’accattonaggio o del traffico di organi. I dati sono allarmanti. La tratta di esseri umani ai fini di sfruttamento sessuale continua ad essere la fattispecie di gran lunga predominante negli stati UE.

In Italia è preponderante il numero di donne nigeriane vittime di tratta. Secondo il rapporto OIM (Rapporto sulle vittime di tratta nell’ambito dei flussi migratori misti in arrivo via mar aprile 2014-ottobre 2015) dopo anni in cui l’arrivo delle donne nigeriane, via mare, aveva avuto un andamento altalenante, con un picco nel 2007, nel 2014, l’OIM inizia a notare un aumento inusuale con 1.454 donne sbarcate a fronte delle 433 giunte nel 2013.

Al 31 ottobre del 2015 tale tendenza sembra essere confermata fino a raggiungere le 4.937 migranti. Del resto la migrazione proveniente dalla Nigeria è, nel 2015, in grandissimo aumento con un totale di 19.576 persone sbarcate, di cui 901 minori non accompagnati.

Si ritiene che la maggior parte di queste siano destinate allo sfruttamento sessuale. Sempre secondo il rapporto OIM le potenziali vittime di tratta, nell’ambito degli sbarchi in Sicilia, sono 3057, identificate 2024. I numeri sono purtroppo molto alti e sembrano destinati ad aumentare.

foto archivio