Per gli investigatori del Ros è una delle nuove figure di spicco della criminalità organizzata, un riferimento importante dopo gli arresti dei vertici della mafia catanese nell’aprile 2016 con l’operazione Kronos.

Angelo Marcello Magrì, 46 anni, sul quale il prossimo 15 novembre si esprimerà la Suprema Corte per una condanna a sei anni di reclusione, richiesta dalla Corte d’Appello di Catania, su diversi episodi estorsivi è stato arrestato perché secondo gli investigatori sussisteva il pericolo che si sottraesse alla cattura.

Il Gip, infatti, dopo l’udienza di convalida del 5 novembre ha applicato per l’uomo la misura cautelare della custodia in carcere.

Di Angelo Magrì – fratello di Orazio, considerato dagli inquirenti esponente di spicco dell’ala militare della famiglia Santapaola-Ercolano – si parla nell’indagine ‘Kronos’ per alcuni stretti rapporti con Francesco Santapaola, reggente della famiglia catanese di cosa nostra.

I Ros ricostruiscono una serie di incontri a cui avrebbe partecipato anche Magrì e in cui sarebbero stati i discussi i rapporti tra la mafia catanese, palermitana e quelli con le organizzazioni del Calatino e di Lentini.

I summit, secondo la ricostruzione dei Ros,  sarebbero serviti a dirimere anche alcune ‘questioni interne’ sulle pretese territoriali dei proventi delle estorsioni.

Il 20 aprile 2016, furono fermate 28 persone nell’ambito dell’operazione antimafia ‘Kronos’ portata a termine dai carabinieri del Ros e dei Comandi Provinciali di Catania, Siracusa, Ragusa e Enna con l’impegno dei magistrati di sei Procure.

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