Rosario, Lombardo di 47 anni, ritenuto vicino al clan mafioso “Santapaola-Ercolano”, già ai domiciliari, è stato arrestato su ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica della Corte d’Appello di Catania. Deve scontare venti annui di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso e trasporto, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Lombardo venne arrestato il 31 luglio 2012 durante l’operazione “Stella Polare” che portò in carcere dieci indagati, accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso (con l’aggravante dell’essere l’associazione armata), di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (Cocaina e Marijuana) per aver trafficato ingenti quantitativi di stupefacente e per essersi avvalsi del metodo mafioso.
Le indagini, coordinate dalla procura distrettuale antimafia di Catania, consentirono di far luce su di un gruppo criminale, egemone nel mercato illegale dello spaccio di droga nel capoluogo etneo, facente capo a Orazio Magrì e ai fratelli Nizza, finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti.
Emergeva inoltre che il giro d’affari registrato era assai cospicuo e Rosario Lombardo si occupava dell’approvvigionamento di grossi quantitativi di droga recandosi mensilmente nel napoletano dove acquistava stupefacente per un corrispettivo di 1 milione di euro al mese.
Un altro canale di rifornimento veniva attivato dal Lombardo in Calabria nella zona di San Luca (RC) notoriamente controllata dalle potenti cosche della ‘ndrangheta reggina.
Inoltre nel contenuto di alcune conversazioni telefoniche e ambientali emergeva che Rosario Lombardo, responsabile dell’attività di spaccio degli stupefacenti per conto dell’organizzazione e detentore della cassa comune, riceveva, periodicamente, da uno spacciatore somme di denaro pari a circa 70 mila euro a settimana nonché importi che si aggiravano intorno ai 300 mila euro mensili, quali provento del commercio della sostanza stupefacente.
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