Ha risposto punto per punto alle domande del gip il deputato Giuseppe Castiglione arrestato ieri nell’ambito dell’operazione mercurio perché accusato di aver stretto un patto elettorale con la mafia. Un interrogatorio durato circa un’ora durante il quale Castiglione ha negato qualsiasi addebito ma confermando di conoscere Domenico Colombo, Giuseppe Coco e Rosario Bucolo, tutti e tre indagati in questa inchiesta e tutti ritenuti vicini o organici alle cosche. I tre hanno raccolto voti per Castiglione ma il deputato li conosce uno come dipendente dell’azienda trasporti pubblici urbani, gli altri per piccole segnalazioni elettorali. Mai niente di illecito, ha raccontato Castiglione, ma solo segnalazioni alle aziende comunali per riparare una buca in una strada di un quartiere periferico, per un intervento in una piazzetta abbandonata e così via. Castiglione ha risposto a tutto sostenendo di non essere a conoscenza di legami dei tre con la mafia. L’avvocato difensore di Castiglione, Salvo Pace, ha annunciato che presenterà ricorso al tribunale del riesame per chiedere la scarcerazione del deputato.

Il regolamento per il Cimitero

Il Pm Raffaella Vinciguerra ha invece chiesto della delibera adottata dal Consiglio comunale di Catania subito prima delle sue dimissioni per candidarsi alla Regione, riguardante il regolamento del Cimitero. Ma Castiglione si è difeso anche in questo caso. la delibera veniva dalla giunta e lui l’ha portata d’urgenza in Consiglio perché gli era stata sollecitata a fronte del rischio di perdere un finanziamento da 1 milione di euro. Ma quella delibera non è stata toccata ma approvata così com’era, sostiene il deputato.

L’attacco 5 stelle

Proprio sul cimitero intervengono i 5 stelle catanesi. Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio, rispettivamente Vicepresidente della Commissione Lavori Pubblici e Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti, chiedono che il Comune si attivi per far luce sulla gestione del cimitero “Se quanto emerso dalle intercettazioni dovesse essere confermato, il quadro che ne risulterebbe sarebbe estremamente preoccupante. A questo punto, il minimo che il Consiglio comunale possa fare – scrivono in una nota – è attivarsi per fare luce sulla gestione del cimitero e sull’affidamento dei lavori all’interno di esso”.

“Chiederemo un approfondimento sui servizi cimiteriali e sul Regolamento approvato nel 2022”. “Quello di Castiglione e degli altri esponenti politici coinvolti non è un caso isolato, ma è parte di un sistema di collusione tra mafia e politica che continua ad essere radicato e consolidato nel nostro territorio. Un sistema che non può essere smantellato solo tramite azioni giudiziarie e repressive, ma che richiede un profondo esame di coscienza da parte della classe politica, la quale deve sviluppare autonomamente anticorpi contro ogni forma di infiltrazione criminale” concludono.