Conservati in un locale non idoneo alla conservazione degli alimenti e prodotti non tracciati. Per questo motivo i carabinieri della compagnia di Randazzo hanno sanzionato il titolare di un esercizio commerciale di Bronte, ritenuto responsabile di alcune violazioni nel settore igienico-sanitario.
Nei giorni scorsi infatti, i militari della compagnia di Randazzo, nell’ambito dei controlli congiunti con i carabinieri del nucleo antisofisticazione e sanità di Catania (Nas) hanno ispezionato un bar situato nel centro cittadino che adoperava come deposito alimentare un magazzino non a norma.
In particolare, all’interno di un vano attiguo al bar, i militari hanno trovato materiale in disuso, impolverato, accantonato vicino a buste di farina e granella di pistacchio, nonché barattoli di crema ottenuta con quello che viene chiamato “l’oro verde” della frutta secca. Questi prodotti sono solitamente usati per la preparazione di gelati o per la farcitura di cornetti e brioches e, oltre ad essere conservati correttamente, devono essere muniti di tracciabilità che ne certifichi l’origine. In questo caso, però, il titolare dell’attività non aveva alcuna fattura di acquisto della merce che, peraltro, non era stata custodita secondo norme igienico sanitarie adeguate.
All’esito dell’ispezione, i prodotti alimentari sono stati sequestrati e nei confronti del proprietario del bar sono state elevate due sanzioni amministrative pecuniarie dell’importo complessivo di 2.500 euro.
Irregolarità e carenze durante controlli Nas, 6000 euro di sanzioni
Pochi mesi fa, controlli congiunti dei carabinieri della stazione di Randazzo e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania agli esercizi commerciali del comune della provincia etnea, a tutela della salute dei consumatori.
Al riguardo, l’attività ispettiva, effettuata nella mattinata e mirata a verificare il rispetto della normativa vigente in ambito sanitario-alimentare, ha riguardato diversi bar del centro storico, due dei quali, al termine degli accertamenti, sono stati sanzionati.
In particolare i carabinieri, dopo aver effettuato l’ispezione igienico sanitaria degli ambienti di pertinenza della prima attività commerciale, hanno rilevato come un locale, ubicato nel sottotetto dello stabile, fosse stato adibito a deposito di alimenti, senza la prescritta autorizzazione.
I militari hanno poi trovato, sempre nello stesso magazzino, anche un congelatore, che avrebbe dovuto trovarsi invece, come previsto, nel laboratorio di pasticceria, procedendo pertanto alla verifica delle schede di autocontrollo Haccp (analisi dei rischi e punti critici di controllo) accertando che i dati relativi alla rilevazione delle temperature, delle pulizie dei locali e dell’igiene del personale, e della deblatterizzazione non erano stati da tempo aggiornati.
Proseguendo l’ispezione nel laboratorio di lavorazione dei dolci e della tavola calda, i carabinieri hanno infine riscontrato la presenza di un ulteriore frigorifero. Anche in questo caso, l’aggiornamento delle misurazioni della temperatura e degli altri dati, non era stata effettuata.
A fronte di tali violazioni la titolare, una 30enne del posto, è stata sanzionata amministrativamente per un importo complessivo di 3.000 euro, con richiesta, inoltre, all’Asp di Catania, del provvedimento di chiusura del locale del sottotetto, adibito irregolarmente a deposito di alimenti.
Sono state appurate irregolarità anche in un secondo bar, la cui titolare, una 40enne anch’ella di Randazzo, è stata sanzionata per un importo totale di 3.000 euro, per la presenza di due locali, di pertinenza della sua attività commerciale, adibiti a deposito di alimenti in carenza della prescritta autorizzazione. Nella circostanza, il frigorifero verticale ed il congelatore a pozzetto trovati in uno dei due predetti locali, dalla verifica del modello Haccp, risultava anche qui non correttamente aggiornata la parte relativa alla rilevazione dati.
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