“La città ha accolto con stupore la notizia. Pur tuttavia abbiamo grande rispetto nei confronti del lavoro della magistratura inquirente ed altrettanta fiducia in quella giudicante. Speriamo che questa vicenda venga al più presto chiarita per il bene non solo del nome della Casa di Riposo Marcantonio, ma nell’interesse di tutta la comunità brontese”.
E’ il commento del sindaco di Bronte Graziano Calanna alla richiesta di rinvio a giudizio per maltrattamento e abbandono di incapaci avanzata dalla Procura di Catania nei confronti del sacerdote Luigi Minio, 87 anni, presidente della fondazione ‘Istituto San Vincenzo de’ Paoli – Padre Marcantonio’, nota come ‘Ospizio dei vecchi di Bronte’, e di quattro dipendenti.
“Tutti conosciamo padre Luigi Minio – conclude Calanna – ed in verità mai, né oggi da sindaco, né ieri da consigliere comunale, ho avuto sentore di maltrattamenti agli anziani nella nostra casa di riposo”.
La struttura, che ospita anziani, è un ente ecclesiastico. Agli atti dell’inchiesta, avviata dopo esposti, sono confluite indagini dei carabinieri della compagnia di Randazzo e del Nas di Catania. Una prima udienza preliminare, davanti al Gup Giovanni Cariolo, si è già tenuta lo scorso 25 maggio. E’ stata rinviata per un difetto di notifica nelle parti offese, che sono 62, ed è stata aggiornata al prossimo 5 ottobre.
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