E’ catanese la “Donzella Svampita” che con una segnalazione all’Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali ha portato alla irrogazione di una maxi multa di 300mila euro a La Rinascente s.p.a..

L’episodio risale al luglio del 2021

L’episodio che ha portato alla condanna del colosso italiano dello shopping si era verificato nel luglio 2021 presso il punto vendita di Catania della Rinascente.

In seguito ad un banale diverbio tra una cliente ed una commessa del negozio di Catania, dopo essere tornata a casa, l’ignara cliente si accorgeva che la sua fidelity card era stata a sua insaputa arbitrariamente annullata, ed al suo posto era stata emessa una nuova card intestata a tale “Donzella Svampita”.

La cliente del punto vendita etneo, seguita dall’avvocato Dino Caudullo del Foro di Catania, segnalava immediatamente l’accaduto al servizio clienti de La Rinascente rilevando la gravità del fatto e, contestualmente, vista la evidente illegittimità della condotta della dipendente, inoltrava formale segnalazione all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali.

Autorità Garante ha appurato la violazione dei dati personali

Sul ricorso proposto dall’avvocato Dino Caudullo nell’interesse della “Donzella Svampita”, in esito all’istruttoria svolta, l’Autorità Garante ha appurato che effettivamente il “data breach”, ossia la violazione dei dati personali, relativo alla cliente era derivato da una deliberata illegittima condotta di una dipendente, che aveva violato le istruzioni ricevute dall’Azienda ed i relativi protocolli in materia di gestione dei dati personali dei clienti.

Riscontrate altre violazioni in materia

Nell’ambito dell’istruttoria svolta dall’Autorità Garante, che ha inviato presso La Rinascente il Nucleo Speciale Privacy e Frodi Tecnologiche, sono state riscontrate altre violazioni della normativa in materia di trattamento dei dati personali dei clienti, che hanno portato, con provvedimento dell’8 giugno scorso, alla condanna de La Rinascente s.p.a. al pagamento della somma di 300 mila euro, a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria per le violazioni accertate.