Avrebbero sottratto all’Asp nell’arco di 5 anni oltre mezzo milione di euro tenendo per se buona parte dei soldi pagati dagli assistiti come ticket sanitario, Due funzionari addetti allo sportello riscossione ticket di Acireale dell’asp 3 della provincia di Catania, sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Catania. Ad entrambi sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Si tratta di Camillo Nicotra di 59 anni e di Alfio Principato di 58 anni. Entrambi sono accusati di peculato.
L’inchiesta parte da una denunci esposto da parte proprio dell’Asp resasi conto degli ammanchi di cassa. Dopo aver acquisito parecchia documentazione, la polizia ha avviato una serie di intercettazioni allo sportello ticket risalendo a quanto avveniva.
Secondo la ricostruzione dell’accusa fra il 2013 e il 2018 Nicotra avrebbe trattenuto per se complessivamente 303 mila 263 euro mentre Principato 235mila 371 euro.
In particolare, le indagini avrebbero permesso di delineare le modalità dell’appropriazione indebita. Secondo l’accusa, i due, in maniera sistematica, hanno detratto una parte degli importi pagati dagli utenti come ticket nelle casse dell’A.S.P. di Catania, segnando nel registro di cassa le somme sottratte come rimborsi fittizi in favore di altri utenti; in questo modo, i due dipendenti assicuravano la corrispondenza tra l’incasso giornaliero e le somme effettivamente depositate nella cassaforte dei vari presidi ospedalieri in cui lavoravano.
Oltre all’arresto per i due dipendenti infedeli è scattato il sequestro dei conti correnti e dei beni fino al concorso delle somme che sono accusati di aver sottratto
Intanto i Nas dei carabinieri scoprono che in una clinica catanese gli esami strumentali non venivano fatti e i referti scritti dai medici senza avvalersi della diagnostica per intascare i rimborsi del servizio sanitario riducendo quasi a zero le spese LEGGI QUI
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