Sono saliti a bordo della nave ong Humanity 1, ferma al porto di Catania, i parlamentari del Pd, il deputato Aboubakar Soumahoro ed il senatore siracusano Antonio Nicita dopo il malore avvertito da uno dei profughi e la decisione del Governo di non far scendere diversi migranti perché ritenuti in buone condizioni di salute.

“Siamo ancora qui”

“Siamo ancora qui dopo una lunga notte. Ci sono ancora – afferma il senatore del Pd, Antonio Nicita – 25 ragazzi pakistani che “siccome stanno bene” secondo le nuove direttive del Governo dovrebbero ripartire con la nave per essere eventualmente identificati nel paese associato alla bandiera della nave ONG. Ma la nave ha attraccato e secondo le vigenti regole internazionale gli stranieri vanno fatti scendere per essere identificati e valutarne eleggibilità asilo”.

Il racconto sul malore del migrante

“Intorno alle 7 siamo saliti sulla nave con On. Soumahoro perché un ragazzo è collassato e si è ripreso dopo lungo massaggio cardiaco. Abbiamo chiamato un’ambulanza perché vi erano molte auto polizia e carabinieri ma nessuna ambulanza. Dopo venti minuti il ragazzo è stato trasportato in ospedale”.

Il senatore del Pd racconta delle condizioni psicologiche dei migranti. “Ci guardano, piangono. Ci dicono – svela Nicita – che possono scendere perché stanno bene, anche se in realtà sono esausti. Non hanno capito la logica perversa della direttiva del Governo. E noi non riusciamo a spiegargliela. Il comandante aspetta. Ma di certo non ripartirà”.

Respingerli è illegale

“Respingere illegalmente 40 persone sfinite e con le lacrime agli occhi, negare il diritto a decine di naufraghi è illegale ed è disumano. Questo non è difendere i confini italiani e non migliora la vita di chi vive in Italia. Questo è disumanità e noi resisteremo” afferma il parlamentare Aboubakar Soumahoro.

Geo Barents verso Catania

“Le autorità italiane hanno chiesto alla Geo Barents” di Medici senza frontiere, con 572 migranti a bordo, “di entrare in porto a Catania per valutare casi di vulnerabilità a bordo”. Lo rende noto la ong.

 

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