Su ordine della procura catanese è stata sequestrata la salma di Maria Grazia Fiore, la donna 57enne di Scicli morta due giorni fa all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania in seguito a shock anafilattico conseguente alla somministrazione dell’anestesia.
Il figlio ha sporto denuncia
Il figlio della donna, tramite il suo legale, ha sporto denuncia in Questura a Catania e la polizia ha provveduto al sequestro della cartella clinica della donna che doveva sottoporsi a un banale e routinario intervento alla tiroide. Da quel che si apprende, in passato per ben tre volte Maria Grazia Fiore era stata sottoposta ad anestesia senza accusare problemi. Il 26 settembre invece l’anestesia si è rivelata letale. Sarà nominato un medico legale incaricato dell’autopsia.
Morta durante tac, sequestrata salma
Ad inizio luglio, la magistratura ha sequestrata la salma di Federica Borrometi la donna di 44 anni morta probabilmente per uno shock anafilattico, causato dal liquido del mezzo di contrasto di una Tac, dopo essersi presentata poco prima al pronto soccorso per un banale ascesso molare.
La vittima è deceduta all’Ospedale “Giovanni Paolo II di Ragusa”. La donna, originaria di Napoli, ma da tempo residente a Scicli, si era recata al pronto soccorso due giorni fa perché lamentava dolori all’arcata dentaria.
Dopo che i medici l’avevano sottoposta ad una Tac, la paziente è andata in shock anafilattico; inutili i tentativi dei sanitari di salvarla. Il direttore dell’azienda ospedaliera, Raffaele Elia, ha avviato un’indagine interna, così come il commissario dell’Asp Fabrizio Russo. Quest’ultimo ha dichiarato che la donna aveva firmato il consenso informato. In questi casi il paziente viene infatti informato degli effetti collaterali del mezzo di contrasto e deve dichiarare eventuali intolleranze al liquido utilizzato.
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