“Se dovessero essere confermate le notizie che apprendiamo dalla stampa, l’Asp di Catania si costituirà parte civile a difesa della dignità del lavoro di tutti gli operatori che ogni giorno dedicano la loro professionalità e il loro impegno ai pazienti e ai loro bisogni di salute”. Lo annuncia il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, in merito ai casi di morti sospette raccontati nei servizi delle Iene e divenuti oggetto di un’inchiesta della Procura etnea.

E’ stato un collaboratore di giustizia, spinto anche dalla reporter della trasmissione di Italia Uno, a denunciare i fatti che sarebbero stati commessi a Biancavilla da operatori di ambulanze private.

È un preoccupante campanello d’allarme – aggiunge Giammanco – che si innesca, negativamente, sulle premesse di una cultura familiare e professionale che, invece, esprime dedizione e attenzione al malato morente”.

La direzione generale dell’azienda catanese ha anche disposto un’indagine interna, coordinata da Giuseppe Spampinato, direttore medico del Presidio di Biancavilla, per controllare il pieno rispetto e l’osservanza delle procedure e delle linee guida sulle dimissioni.

“L’indagine avviata – spiega Franco Luca, direttore sanitario dell’Asp di Catania – è volta a verificare il rispetto delle regole e delle procedure che normano la vita dell’Ospedale. La Procura farà luce sull’accaduto e, in spirito di sinergia istituzionale, stiamo offrendo il nostro contributo per la ricostruzione della verità. Avverto anche la necessità di dare un messaggio di certezza ai cittadini: il nostro rigore, su questa vicenda, è massimo”.

Una nota dell’Asp precisa che al momento, per le informazioni che si possiedono, non sembrano essere coinvolti operatori dell’Ospedale.

Intanto Gaetano Montalbano, amministratore unico della Seus, in una nota specifica:“A scanso di confusioni ed equivoci che possono scaturire dalle immagini di alcuni servizi televisivi e soprattutto da foto di nostre ambulanze a corredo di articoli giornalistici, preciso che la Seus 118 ed i propri soccorritori non sono in alcun modo coinvolti nei presunti fatti criminosi che sarebbero stati commessi a Biancavilla da operatori di ambulanze private”.

L’inchiesta nasce dopo due servizi della trasmissione Le Iene andati in onda nelle scorse settimane in cui ricostruiva la dinamica. Secondo quanto poi scoperto il decesso avveniva durante il trasporto dall’ospedale alla casa dei pazienti dimessi perché in fin di vita. I casi sarebbero iniziati nel 2012.