Sarà consegnato alla sua famiglia, che ne ha rispettato le ultime volontà portando le ceneri nella sua tanto amata e mai dimenticata Pedara, un riconoscimento in occasione del Premio Ara di Giove in programma domenica 4 settembre che quest’anno ricorderà Enzo Torresi, Mr. Olivetti, scomparso lo scorso 19 giugno, all’età di 71 anni.

Pioniere dell’hi-tech, precursore di innovazioni tecnologiche che oggi abbiamo a portata di mano ma che, negli anni in cui decise di andare negli States per cibarsi di studio e ricerca mettendo al contempo al servizio della collettività le sue straordinarie abilità, erano visti qui come oggetti di pura fantascienza, come quel dispositivo che riusciva a calcolare la radice quadrata con un semplice tasto che portò proprio ai suoi amici pedaresi in occasione di un Natale.

Un legame forte con la sua città d’origine, tanto da voler ritornare ad ogni occasione possibile, feste comandate e periodo estivo: da qui la scelta di voler custodire le proprie ceneri all’interno della cappella di famiglia nel cimitero di Pedara. L’arrivo dell’urna mercoledì scorso, stamani nella Basilica di Santa Caterina, l’ultimo saluto di amici e parenti alla presenza della moglie Dorothy e dei suoi più intimi familiari.

A portare i saluti dell’amministrazione comunale gli assessori Marina Consoli e Leonardo Laudani, “Siamo onorati – ha dichiarato il sindaco Antonio Fallica – di consegnare questo riconoscimento alla memoria di un uomo illustre come Torresi, che è riuscito a portare Pedara ad un livello altissimo per la sua fama mondiale, segnando la storia di questo paese”.

Una cerimonia molto toccante, celebrata dal parroco Nello Cristaldi, e durante la quale i compagni di una vita come Ninni Cavallaro e Pippo Grillo ne hanno sottolineato l’animo nobile e la semplicità. “Non si è mai montato la testa – hanno detto – ogni volta che veniva a Pedara viveva la città come se non l’avesse mai abbandonata, nonostante ormai fosse uno dei pilastri della Silicon Valley.