Il corpo di polizia Municipale ha svolto un’altra vasta operazione di servizio nel quartiere Picanello, per reprimere i comportamenti contrari al Codice della strada e alle normative commerciali per la vendita su aree pubbliche.

Multe e sequestri

In particolare, le pattuglie della polizia locale hanno elevato 144 verbali di violazione al Codice della Strada per soste irregolari su marciapiedi, passaggi pedonali, aree di intersezione e doppia fila. Le principali direttrici oggetto dei controlli sono state Via Villaglori, Via Macaluso, Via De Caro, Via Regina Bianca, Via Caduti del Lavoro e Via Galatioto. Altre pattuglie, del Reparto Polizia Commerciale, hanno elevato nel quartiere 11 verbali di accertamento di violazione e nello specifico, per violazioni amministrative agli enti locali, per un importo superiore a 10 mila euro ai danni di tre venditori ambulanti, due di prodotti ittici e uno di prodotti ortofrutticoli, sprovvisti di ogni autorizzazione alla vendita e all’occupazione del suolo pubblico.

I prodotti in vendita sono stati posti sotto sequestro e una parte, risultata idonea al consumo umano, immediatamente devoluta in beneficenza alla mensa della Caritas; l’altra parte, ovvero i prodotti ittici posti in vendita da uno dei due pescivendoli abusivi, risultati privi di tracciabilità e dunque potenzialmente nocivi per i consumatori, sono stati avviati alla distruzione.

Furti di capi d’abbigliamento, una denuncia

Nel primo pomeriggio dello scorso 16 marzo, gli agenti delle Volanti sono intervenuti a San Giorgio, dove un anonimo aveva segnalato la presenza di un’auto a bordo della quale avrebbero dovuto trovarsi alcuni individui in possesso di armi. In effetti, i poliziotti hanno individuato l’auto segnalata in Via Alcantara e qui l’hanno fermata: a bordo si trovava soltanto il conducente, un 43enne pregiudicato catanese.

Per accertare la veridicità della segnalazione, gli agenti hanno perquisito sia il conducente, su quale non è stato rinvenuto alcunché di rilevante, sia l’autovettura sulla quale viaggiava dove, invece, sono stati ritrovati alcuni capi d’abbigliamento le cui caratteristiche ne facevano sospettare la provenienza furtiva, e sui quali l’uomo non è stato in grado di fornire alcuna plausibile spiegazione circa il possesso.

L’abbigliamento rinvenuto è stato sequestrato, mentre la persona che lo deteneva è stata denunciata in stato di libertà per il reato di ricettazione.

 

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