Sarà Andrea Marusic, l’artista noto per il ritratto di Candido Cannavò nell’omonimo piazzale, a realizzare il gigantesco murale sul perimetro esterno della Curva Sud e della Tribuna B dello Stadio Angelo Massimino. All’opera selezionata andrà un finanziamento di 16.500 euro per coprire il costo dei materiali e della manodopera.
Il progetto di Marusic è stato scelto da una giuria di esperti tra i sei presentati da importanti artisti di Urban Art. Oltre al vincitore avevano infatti aderito al bando pubblicato nel novembre dello scorso anno dal Comune di Catania un poker d’artisti Genovese-Battiato-Calabrese-Saemi, le coppie Cavallotto-Gebbia e Barbagallo-Chinnici e poi Mino Di Summa e Di Benedetto.
La giuria – che ha operato a titolo gratuito – era composta, oltre che da Biagio Bisignani, direttore dell’Urbanistica del Comune, da Santo Buccheri per l’Ordine degli Architetti, dal giornalista Daniele Lo Porto, segretario provinciale dell’Assostampa, da Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti e da Filippo Fabio Solarino, curatore di “Tutto il Catania minuto per minuto”.
Proprio da quest’ultima pubblicazione e dalle organizzazioni “Quelli del ‘46-Radio Lab” e “Comitato Géza Kertész” era venuta la proposta, fatta propria il 17 maggio del 2016 dalla Giunta comunale con un’apposita delibera, di realizzare sul Massimino grandi murales raffiguranti cinquanta personalità di spicco della storia del Catania calcio scelte attraverso un sondaggio.
“I dettagli dell’opera – ha annunciato l’assessore al Decoro urbano Salvo Di Salvo -, saranno illustrati nel corso di una prossima conferenza stampa alla presenza del sindaco Enzo Bianco. Intanto gli operai del Comune hanno già iniziato dei lavori di manutenzione sul muro esterno del Massimino che saranno presto completati in modo da dare la possibilità all’artista prescelto di iniziare al più presto a lavorare”.
Il bando per selezionare lo sponsor che ha finanziato l’intervento – inserito del programma CataniAgorà, varato dalla Giunta Bianco di concerto con associazioni giovanili, comitati civici e di quartiere, gruppi di esperti, associazioni di volontariato e della cooperazione sociale, per avviare azioni di rigenerazione e riqualificazione per combattere il degrado – era stato pubblicato nel giugno del 2016.
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