I Carabinieri di Catania Fontanarossa, e del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato un catanese di 48 anni, perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti fermando una piazza di spaccio in via Don Carlo Gnocchi, nel popoloso quartiere di Trappeto nord dopo che i militari avevano appreso che il 48enne, avrebbe “esercitato” la propria illecita attività, sfruttando come deposito della droga la vegetazione spontanea che esistente su un terreno incolto alle spalle delle palazzine.

L’erba nascosta nella vegetazione

L’uomo è stato notato dirigersi verso quel terreno dove, tra la vegetazione sotto a un albero, ha nascosto una busta estratta dal giubbotto e quindi allontanarsi verso via Don Carlo Gnocchi. Qui, poi, è stato notato intrattenersi con alcuni acquirenti che, a bordo della propria autovettura, avrebbero effettuato lo scambio droga-denaro con il pusher. Il 48enne, che dopo aver venduto la droga ai suoi clienti era tornato a rifornirsi da quella busta precedentemente nascosta, è stato bloccato dai Carabinieri dopo un suo tentativo di fuga, trovandolo in possesso di 5 dosi di marijuana confezionata con bustine a chiusura ermetica e la somma di 230 euro, ricavato dell’attività di spaccio.

L’uomo ai domiciliari

In seguito, grazie anche al fiuto del cane antidroga, sono state recuperate due buste di plastica a loro volta contenenti ulteriori involucri, al cui interno sono state rinvenute 310 dosi di marijuana per un peso complessivo di 600 grammi di sostanza stupefacente. Il 48enne è stato posto ai domiciliari.

Un altro arresto a Biancavilla

I Carabinieri di Biancavilla, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”, hanno denunciato un 55enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per furto aggravato. I militari avevano appreso che l’uomo, abitante in via Platone, si sarebbe “specializzato” nella vendita di droga, cocaina in particolare, agli acquirenti del paese e del suo circondario. Si sono così presentati nella mattinata presso la sua abitazione ma, all’apertura della porta d’ingresso da parte della figlia convivente del 55enne, i Carabinieri si sono diretti verso il bagno dell’abitazione dove hanno bloccato l’uomo che stava disfacendosi nel water della droga.

La droga buttata nel water

Proprio all’interno del water, hanno trovato un piccolo involucro di plastica contenente 3 grammi di cocaina, nonché due bilancini di precisione su un mobile del bagno. La perquisizione al resto dell’abitazione ha poi loro consentito di trovare 285 euro, una dose di marijuana già confezionata per la vendita al dettaglio, un’agenda con annotazione delle movimentazioni di quantitativi di droga con i relativi nomi degli acquirenti, un barattolo di vetro con una sostanza polverulenta solitamente utilizzata per il “taglio” della cocain e un sistema di videosorveglianza con il quale l’uomo avrebbe notato in diretta l’arrivo dei militari riuscendo così probabilmente a buttare la droga nello scarico del gabinetto.

L’allaccio abusivo alla rete

Ma non era ancora finita perché, anche per non “gravare” sul bilancio familiare, l’uomo avrebbe collegato l’impianto della sua abitazione alla rete elettrica pubblica, come è stato poi effettivamente accertato sul posto dai tecnici intervenuti su richiesta dei Carabinieri.