Due navi mercantili straniere fermate nelle acque al largo di Catania. Una battente bandiera di Panama e l’altra dell’isole Comore. Entrambe hanno fatto scalo a Catania e sono state sottoposte a fermo amministrativo dalla guardia costiera. Ad essere riscontrate “numerose gravi deficienze e varie irregolarità in materia di sicurezza della navigazione”. E’ stato stabilito che resteranno nel porto del capoluogo etneo fino a quando non saranno adottate tutte le misure correttive necessarie per ripristinare la sicurezza a bordo.

Gli accertamenti, cosa è emerso

Gli accertamenti degli ispettori specializzati dello Stato di approdo (Port state control) servono a verificare la sicurezza della navigazione. Ma anche la protezione dell’ambiente marino, la salute e la qualità del lavoro dei marittimi. Tutto nel rispetto delle normative internazionali previste dall’organizzazione marittima internazionale e dall’organizzazione internazionale del lavoro. Durante i controlli sulle due navi, gli ispettori del nucleo di Psc della guardia costiera etnea, hanno notate tante anomalie. Tra queste la più evidente un “livello inaccettabile di preparazione degli equipaggi delle navi straniere nella gestione delle procedure di emergenza di bordo”. Carenze anche “delle condizioni di manutenzione o gestione delle navi e dei relativi impianti di sicurezza”.

Le norme violate e i rischi

Deficit che, si sottolinea dalla guardia costiera di Catania, “violano le norme internazionali e nazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare”. Nel contempo tali violazioni sono anche un rischio riguardo alla tutela dell’ambiente marino e sulla sicurezza della navigazione.

Recente fermo anche nel Siracusano

Nell’ottobre scorso sempre i militari della capitaneria di Porto di Augusta hanno emesso un provvedimento di fermo amministrativo a carico di una nave mercantile straniera. Era approdata per effettuare operazioni commerciali presso il pontile di un locale stabilimento petrolifero. Durante i controlli sono emerse numerose gravi irregolarità sulla documentazione di bordo, nonché sul corretto funzionamento delle luci di emergenza. Ma anche degli apprestamenti fissi e mobili antincendio, dell’impianto rilevazione fumi e dei relativi allarmi acustici.

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