- Nuovo Piano di sviluppo della società Terna
- Tra gli interventi previsti, quello di un cavo sottomarino che collegherà l’isola di Favignana con la Sicilia
- Legambiente: “Bella notizia per l’ambiente e la transizione energetica”
Nel nuovo Piano di sviluppo 2021 la società Terna ha programmato oltre 30 nuovi progetti infrastrutturali, dando elevata priorità a tutti gli interventi ritenuti strategici per l’intero sistema elettrico nazionale.
Due nuovi cavi sottomarini, uno a Favignana
All’interno del Piano, figurano anche due nuovi cavi sottomarini: uno collegherà l’isola del Giglio con la Toscana,
l’altro unirà l’isola di Favignana con la Sicilia.
Il commento del sindaco
“Accogliamo con entusiasmo la notizia della decisione di Terna di inserire tra le opere strategiche per il 2021 il cavidotto tra la Sicilia e l’isola di Favignana – ha dichiarato il sindaco Francesco Forgione. – La scelta della riconversione ecologica ed energetica delle Egadi è il fondamento del nostro progetto di governo per l’arcipelago. Superare l’energia a carbone, inquinante e costosa, è la precondizione per dare impulso ad una diversa qualità dello sviluppo del territorio e dell’ambiente delle nostre isole. Ringraziamo l’amministratore delegato e direttore generale di Terna Stefano Donnarumma e tutti i vertici delle istituzioni coinvolte in questa decisione, che ci mette in sintonia con gli obiettivi di decarbonizzazione che l’Italia e l’Europa si sono dati e che aprono una diversa prospettiva per il futuro della nostra isola”.
Spegnere la centrale inquinante a gasolio
La scelta di Terna di inserire il collegamento via cavo sottomarino dell’Isola di Favignana con la Sicilia nel Piano di sviluppo 2021, presentato ieri, cambia il quadro delle scelte per il futuro di Favignana e in meglio. Si potrà infatti arrivare, nel giro di qualche anno, a spegnere la centrale inquinante a gasolio con beneficio anche per l’aria che si respira sull’isola e ad avere finalmente sicurezza negli approvvigionamenti, senza cadute della tensione e rischi black out.
La soddisfazione di Legambiente
“Una bella notizia, per Favignana, per l’ambiente e per l’accelerazione della transizione energetica di cui abbiamo uno straordinario bisogno”. Lo dichiarano Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente, e Anita Astuto, responsabile Energie e clima di Legambiente Sicilia, che continuano: “Di sicuro, va fermato subito il progetto di una nuova centrale, che rappresenta un inutile spreco di denaro pubblico dannoso per l’ambiente. Mentre in parallelo, dobbiamo accelerare nel rendere più semplici tutti gli interventi che consentono di far risparmiare in bolletta ai cittadini, grazie all’autoproduzione da rinnovabili e a interventi di efficienza energetica degli edifici, coinvolgendo la soprintendenza nella semplificazione di questi interventi. Senza contare che grazie al cavo sarà possibile puntare a emissioni zero anche nella mobilità, spingendo l’elettrificazione a partire dal trasporto pubblico e la spinta alla mobilità ciclabile e pedonale”.
“Insomma, – concludono Zanchini ed Astuto – Favignana avrà tutto da guadagnare da un cavo che permette di spingere un’innovazione a vantaggio delle famiglie, dell’attrattività turistica e dell’ambiente”.
A settembre il dossier sulle isole sostenibili
Questi temi saranno trattati il prossimo 18 settembre, a Favignana, nell’ambito della presentazione del dossier nazionale sulle isole sostenibili, in una delle prime iniziative del nuovo progetto Sicilia Carbon Free.
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