“Esprimo soddisfazione e rispetto per la decisione del Gip di Catania che ha ritenuto, su conforme richiesta del Pm, irrilevante penalmente la condotta dei dipendenti di Riscossione in relazione alla trattazione di alcune procedure intestate a deputati regionali. Restano le irregolarità amministrative per le quali si procederà in sede disciplinare”. Lo afferma l’ex amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, sulla decisione del Gup Pezzino, su richiesta del procuratore aggiunto Michelangelo Patanè e del sostituto Fabio Regolo, di archiviare il fascicolo per abuso d’ufficio nei confronti di nove dipendenti dell’Ente che avrebbero permesso di fare beneficiare presunti vantaggi fiscali ad alcuni deputati regionali.

L’inchiesta era stata avviata dopo la denuncia dell’accaduto alla trasmissione ‘Le Iene’ da parte di Fiumefreddo, che indicava tra i beneficiari dei vantaggi, rivelatisi inesistenti per Procura e Gip, i deputati regionali Nello Musumeci, ora candidato a governatore in Sicilia del centrodestra, Antonino D’Asero e Raffaele Nicotra.

Nella richiesta di archiviazione, accolta dal Gup, la Procura scrive, parlando delle attività aperte da Riscossione Sicilia sui tre parlamentari, che “la chiusura dei fascicoli non può considerarsi atto illegittimo, ma, anzi, appare essere un atto dovuto”.

Inoltre dai “documenti prodotti in corso di interrogatorio si evince che non c’è stato alcun trattamento di favore, in quanto – scrive la Procura – le stesse condotte sono state poste in essere nei confronti di migliaia di contribuenti”.