“Le singole amministrazioni della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri dovranno attingere ai loro fondi ordinari per garantire la sicurezza del paese e degli ospiti di Stato del G7”. A poco più di un mese dal G7 di Taormina, arrva la denuncia del ‘Movimento dei poliziotti democratici e riformisti’ che hanno partecipato alla riunione operativa che si è tenuta a Roma presieduta da Armando Forgione, dirigente generale della Pubblica Sicurezza direttore dell’Ufficio TEP.
“Una vera assurdità commenta – Antonino Alletto, segretario generale nazionale di MP – considerato che l’evento non è nato dall’oggi al domani ma è in calendario da tempo. Per quanto riguarda la sola Polizia di Stato, l’amministrazione aveva chiesto al Governo uno stanziamento di 150 milioni di euro per far fronte alle esigenze tecnico logistiche e per coprire le ore di straordinario. Ma la risposta – prosegue – è stata negativa, o ancora peggio ci è stato comunicato di un fantomatico e generico impegno per un futuro stanziamento di risorse. Una risposta irricevibile, in queste condizioni non solo non si può lavorare ma non si può garantire la sicurezza né dei cittadini né dei potenti del mondo”.
Questi i numeri dell’apparato di sicurezza, tra servizi di ordine pubblico e vigilanza: 7000 in totale gli uomini e le donne impegnati, 4000 tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza e 3000 appartenenti all’Esercito Italiano. Il dispiegamento dell’apparato di sicurezza sarà attivo dal 20 al 31 maggio, mentre dal 10 al 31 maggio le frontiere verranno chiuse.
La sicurezza marittima sarà affidata a 550 operatori della Guardia di Finanza e alle moto d’acqua della Polizia di Stato. Per la logistica sono state stipulate convenzioni con ben 43 strutture alberghiere, tra Messina e Catania, che avranno la disponibilità di ospitare circa 3.500 uomini. Mentre una nave GNV ormeggiata nel porto di Messina sarà a disposizione per i 1300 aggregati.
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