La partita dei rifiuti si gioca oggi a Roma. Al ministero dell’Ambiente arriverà l’assessore regionale ai Rifiuti Vania Contraffatto. A Palazzo Chigi, il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta incontrerà il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il sottosegretario Claudio De Vincenti.

Sul tavolo ci sono la questione dei rifiuti e le strategie da mettere a punto per affrontare l’ennesima emergenza. Dal primo giugno non sarà più possibile conferire i rifiuti nelle discariche dell’Isola.

Il 31 maggio, infatti, scadono le ordinanze con cui il Governo regionale ha ‘autorizzato’ alle discariche Oikos in provincia di Catania, quella di Lentini nel Siracusano e quelle di Siculiana e Ragusa a continuare a conferire rifiuti negli impianti, oltre il limite consentito.

Gli scenari possibili in Sicilia sono due: o la decisione di un’ennesima proroga per continuare a ‘sfruttare’ le discariche o il commissariamento con la nomina di un commissario chiamato a gestire l’emergenza rifiuti con poteri speciali, ma questa seconda strada non sembra convincere ne i tecnici ministeriali nè il livello politico. I poteri speciali alla Sicilia vengono, infatti, percepiti, come un rischio e l’eventualità di un commissario non siciliano darebbe fuoco alle polveri dello scontro Roma-Palermo in un momento considerato troppo delicato per ‘litigare’.

A inizio maggio, la Giunta regionale siciliana aveva dato il via libera alla richiesta al governo nazionale dello stato di emergenza per un anno per il settore dei rifiuti.  Per l’assessore Contraffatto: “Una misura che riteniamo necessaria per fronteggiare adeguatamente la situazione ed evitare problemi di natura sanitaria a partire dal prossimo giugno”.

Nel Catanese, la questione rifiuti riguarda da vicino i territori di Misterbianco e di Motta Sant’Anastasia dove ha sede l’impianto della ditta ‘Oikos’ (commissariata).

Per la chiusura dell’impianto si sono battuti i Comitati ‘No Discarica’ delle due comunità e il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo che “aspetta con ansia e anche con un po’ di fiducia” la decisione del Governo Renzi “tenuto conto che abbiamo detto in tutte le salse che la chiusura della discarica Oikos è un’esigenza non più rinviabile”.

“Non so al momento cosa sia più utile o meno utile – ha aggiunto Di Guardo –  bisogna valutare i fatti. Io spero che venga preso atto che la discarica deve essere chiusa. E auspico che dopo anni e anni, suppliche e battaglie si riconosca che più di 70 mila abitanti di Misterbianco e di Motta Sant’Anastasia da 30 anni vivono l’incubo della discarica. Dopo la decisione del Governo nazionale e le scelte di quello Regionale decideremo il da farsi”.

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