“Dovrà divincolarsi tra le macerie di ritardi e inadempienze il nuovo assessore ai Servizi Sociali, delega che il sindaco Bianco ha trattenuto per se per tre lunghi mesi senza mai occuparsi del caos del Welfare cittadino, che non è degenerato nell’immobilismo assoluto solo per la buona volontà di funzionari comunali e operatori del privato sociale. E forse non a caso la nomina dell’assessore Parisi, sindacalista ma che è stato anche politico di prima linea della città di Caltagirone, arriva dopo il rifiuto ad assumere l’incarico di diversi esponenti dell’associazionismo sociale di Catania che ben conoscono le disattenzioni di cui sono causa anche ben quattro cambi alla guida in altrettanti anni di governo. Ed è sotto gli occhi di tutti il plateale tentativo del sindaco Bianco di addomesticare parte del sindacato da cui la Cisl ha giustamente preso le distanze, denunciando la sgradevole perdita di “ritegno e dignità” di talune organizzazioni pronti a svendere il nobile ruolo di controparte sindacale dell’Amministrazione pur di occupare una poltrona”.
Così, Sebastiano Arcidiacono, vice presidente vicario del Consiglio Comunale di Catania commenta la nomina di Parisi come nuovo assessore al Welfare del comune di Catania succedendo, dopo 3 mesi, ad Angelo Villari.
In realtà Arcidiacono non si limita solo a commentare, ma fa di più: detta l’agenda dei prossimi impegni del nuovo assessore
“1) trovare la copertura finanziaria di circa 900.000 euro (dal 1 aprile al 23 Dicembre 2017) per il servizio di assistente alla comunicazione nelle scuole dell’obbligo;
2) Accelerare i pagamenti arretrati di oltre 9 mesi agli operatori dei servizi di assistenza igienico personale nelle scuole e domiciliare ad anziani e disabili;
3) Ristabilire la normalità dei pagamenti relativi ai servizi finanziati dalla Legge 328/2000 che ad oggi scontano un ritardo inaccettabile di ben 14 mesi;
4) Rispettare gli impegni contrattuali relativamente al servizio dei minori stranieri non accompagnati con 11 mensilità arretrate e più o meno altrettanti a coloro che svolgono attività coi finanziamenti dei fondi Pac.”
“Un impegno – conclude Arcidiacono – da fare tremare i polsi che necessità serietà, rigore e competenza, lontano dai riflettori di flash e inutili tagli di nastri ma anche di dichiarazioni a effetto. E anche per questo va rispedito al mittente il maldestro tentativo del sindaco Bianco di scaricare sull’assemblea cittadina parte delle cause delle inadempienze nei servizi sociali per la mancata approvazione del rendiconto finanziario consuntivo 2016 che, invece, non è ancora giunto in aula per la mancanza dei pareri obbligatori previsti dalla legge”.
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