La nave di ricerca e salvataggio di Save the Children, la Vos Hestia, rientra in Italia con a bordo più di 200 rifugiati e migranti soccorsi mercoledì 19 ottobre in due diverse operazioni al largo della costa nordafricana. Purtroppo tra loro sono i corpi di cinque persone morte prima che i soccorritori potessero raggiungere la prima barca in pericolo.
“Abbiamo ricevuto la richiesta di soccorrere una barca di legno che si trovava in difficoltà,” ha detto Gillian Moyes, Responsabile dell’equipaggio di bordo della Vos Hestia di Save the Children. “Quando siamo arrivati sul posto, cinque persone erano già decedute. I loro corpi, insieme ai sopravvissuti, sono stati trasferiti sulla nostra nave da un vascello della Marina”.
La nave di Save the Children è stata poi chiamata a soccorrere una seconda imbarcazione alcune ore dopo: l’operazione ha avuto luogo durante la notte. In totale, oltre 200 persone sono state portate a bordo, compreso un gruppo numeroso di minori non accompagnati, donne incinte e famiglie con bambini, alcuni di appena un anno.far“Questo tragico evento mostra ancora una volta i pericoli che affrontano i migranti che attraversano il Mediterraneo in cerca di salvezza in Europa,” continua Gillian Moyes.
“Dall’inizio dell’anno, oltre 3.600 persone hanno perso la vita durante questo pericoloso viaggio. La continua perdita di vite umane mostra chiaramente come le operazioni di ricerca e salvataggio debbano essere una priorità nell’ambito della risposta europea per salvare vite umane in pericolo”.
Save the Children ha fornito acqua, cibo e coperte a tutte le persone a bordo. I sopravvissuti del primo naufragio, in particolare, sono attualmente assistiti dal personale medico e dai team di protezione dei minori per garantire che ricevano il supporto specifico che necessitano a seguito di un evento tragico come quello che hanno vissuto.
La nave di Save the Children è arrivata al porto di Catania. Lo sbarco è stato portato a termine con i volontari per garantire che i bambini abbiamo accesso ai servizi di base e che i loro diritti vengano rispettati.
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