• Nove persone arrestate a Catania
  • Sono accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di marijuana, detenzione abusiva e porto illegali di armi da guerra e armi da sparo, ricettazione e detenzione di monete falsificate
  • Le indagini avviate nel 2019 dopo un duplice tentato omicidio nel quartiere Librino
  • I contrasti sorti per la gestione delle piazze di spaccio della droga nella città etnea

Nove persone sono indagate a vario titolo, di duplice tentato omicidio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, detenzione abusiva e porto illegali di armi da guerra e armi comuni da sparo, ricettazione e detenzione di monete falsificate.

 

Gli arrestati

La Polizia di Stato, oggi, su delega della Procura Distrettuale di Catania, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, a carico delle seguenti persone: Antonino Battaglia, 30 anni; Beshir Doraci, detto “Leo”, albanese di 35 anni; Fabio Magrì, detto “Fabione”, 41 anni; Francesco Ivan Manuli, 20 anni; Antonella Napoli, 33 anni; Michael Nicotra, detto “Maicolino” o “Nano”, 27 anni; Luigi Pino, 26 anni; Filippo Scordino, detto “Chicco”, 31 anni; Giuliano Giovanni Scordino, 24 anni.

Le indagini avviate dopo il duplice tentato omicidio

Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ed eseguite dalla Squadra Mobile – Sezioni Reati contro la Persona ed Antidroga, avviate la sera dell’11 maggio 2019 a seguito del duplice ferimento, avvenuto in viale Moncada nel rione Librino, di due soggetti raggiunti da colpi d’arma da fuoco mentre transitavano nella suddetta via a bordo di due scooter.

Il ritrovamento  di armi e munizioni

Dopo il duplice tentato omicidio, il personale della Squadra Mobile eseguiva, unitamente a personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, un accurato sopralluogo rinvenendo e sequestrando, oltre ai numerosi bossoli esplosi sul piazzale del posto in cui si era verificato l’evento criminoso, nel retro dell’edificio prospicente il luogo dell’agguato, il seguente armamento e munizionamento: una pistola mitragliatrice PPS-43 cal. 7,62×25; un caricatore curvo per fucile d’assalto Vz 58; una molla per tale caricatore e complessive n. 5 cartucce;
una pistola mitragliatrice tipo “Micro Uzi” cal. 9 parabellum; una cartuccia GFL cal. 9 mm. Luger; un caricatore retto avente capacità 32 colpi, contenente n. 6 cartucce GFL cal. 9 mm. Luger; un fucile d’assalto Vz 58 cal. 7,62×39; un caricatore curvo contenente n. 12 cartucce cal. 7,62×39; 24 cartucce cal. 7,62×39; una pistola mitragliatrice PPS-43, calibro 7,62×25 mm (Tokarev); 8 cartucce, di cui n. 7 calibro .380 AUTO e n. 1 calibro 9×21 mm IMI.

Tre arresti nel 2019

In merito al suddetto rinvenimento si evidenzia che la Squadra Mobile aveva già dato esecuzione in data 11 giugno 2019 al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale – D.D.A. – di Catania, a carico di Antonino Scordino (56 anni), padre dei citati Filippo e Giuliano, ritenuto responsabile di detenzione di armi, il quale era stato altresì arrestato in flagranza di reato unitamente alla coniuge Giuseppina Patrizia Aleo (52 anni) e alla nuora Maria Giorgia Rungo (24 anni).
Infatti, durante la fase ispettiva, dentro la borsa in possesso della Rungo e all’interno dell’abitazione dei coniugi Scordino/Aleo, oltre ad un paio di manette di sicurezza e ad una carabina ad aria compressa, sono stati rinvenuti e sequestrati: una pistola mitragliatore completa di caricatore; una pistola semiautomatica Beretta modello 92 SB completa di caricatore con matricola abrasa; n. 14 cartucce cal. 9 mm. Luger; n. 14 cartucce cal. 9×21 mm; n. 32 cartucce cal. 9×21 mm; la somma di € 8.460,00, suddivisa in banconote da € 20,00 falsificate.

Lo “sconfinamento” nella gestione del traffico di droga

Nel corso dell’attività d’indagine, suffragata dalle risultanze scientifiche, si è appurato che il fatto di sangue in argomento è stato realizzato, in concorso tra loro, da Antonino Battaglia e Michael Nicotra, i quali per compiere l’azione si sono avvalsi delle armi detenute anche da Giuliano Giovanni Scordino, per ragioni riconducibili a questioni legate ad un presunto “sconfinamento” da parte delle vittime nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti all’interno del medesimo quartiere.
Pertanto, in tale contesto investigativo è stata avviata, parallelamente, un’attività d’indagine sul citato gruppo criminale che ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei membri della citata associazione, dedita al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, promossa e diretta da Filippo Scordino e Michael Nicotra, ed avente come base operativa il rione popolare Librino.

La gestione delle piazze di spaccio di Catania

Nel corso delle indagini è emerso che il gruppo criminale ha rifornito alcune delle più grosse “piazze di spaccio” del capoluogo, smerciando una media di 150 kg di marijuana al mese e ricevendo ogni due settimane carichi di 70/80 kg di marijuana dai trafficanti albanesi Beshir Doraci inteso “Leo” e Leonard Xhafa (30 anni), operanti in Puglia a Conversano (BA) e stabilmente organici, da diversi anni, all’associazione criminale.

I sequestri di marijuana e gli arresti

A riguardo, durante l’indagine sono stati operati i seguenti sequestri di sostanza stupefacente del tipo marijuana:
14.5.2019, Catania, arresto di Carmelo Petralia (47 anni), Rosario Stefano Parisi (45 anni) e Gianpiero Manelli (27 anni) e sequestro di 107,400 kg di marijuana;
12.8.2019, Catania, arresto di Michael D’Antoni (32 anni) e sequestro di 5 kg di marijuana;
6.9.2019, Montalto Uffugo (CS), arresto di Vincenzo Arcadi inteso “Andrea” (33anni ) e sequestro di 28 kg di marijuana;
13.9.2019, Catania, arresto di Mario Anastasi (50 anni) e sequestro di 2 kg di marijuana;
6.10.2019, Catania, arresto dei citati Beshir inteso “Leo” Doraci e Leonard Xhafa e sequestro di 70 kg di marijuana;
7.10.2019, Giarre (CT), arresto di Massimo Greco (36 anni) e Lorenzo Tropea (23 anni) e sequestro di 4 kg di marijuana;
9.10.2019, Conversano (BA), sequestro di 100 kg di marijuana a carico del citato Beshir Doraci inteso “Leo”.

Lo ‘stipendio’ agli associati ed i soldi per i sodali detenuti

In tale ambito è stato appurato che l’organizzazione criminale garantiva anche il pagamento di uno stipendio agli associati nonché il mantenimento in carcere dei sodali detenuti.
Espletate le formalità di rito, Antonella Napoli è stata collocata agli arresti domiciliari, mentre tutti gli altri indagati sono stati associati presso vari carceri siciliani, a disposizione del Giudice per le indagini preliminari.

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