Trent’anni di carcere al 31enne senegalese Gora Mbengue che il 26 ottobre 2014 uccise con oltre 40 coltellate, sferrate con violenza su molte parti del corpo, l’ex fidanzata Veronica Valenti, di 30 anni.
E’ la sentenza d’appello pronunciata dai giudici della corte d’Assise d’appello di catania che hanno accolto la richiesta del pg Carlo Caponcello: i giudici hanno così confermato la sentenza di primo grado comprese le aggravanti della premeditazione e dello stalking, ma non quelle dei motivi abbietti riconosciuti invece a conclusione del processo col rito abbreviato.
Il movente del delitto è passionale. L’imputato in primo grado confessò agli agenti della squadra mobile che lo arrestarono dicendo: “Sono sceso di casa con un coltello in mano e ho pensato: se mi dice no l’ammazzo”.
La donna aveva interrotto la loro relazione e lui non si rassegnava. Durante un incontro chiarificatore avvenuto la sera del 26 ottobre 2014 Veronica Valenti arrivò davanti casa dell’ex fidanzato inviandogli un messaggio col telefonino: ‘sono arrivata, scendi’. Lui entrò nella Peugeot 106 della donna armato di coltello e all’ennesimo rifiuto l’uccise, poi scappò.
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