La Nuoto Catania ha ottenuto un nuovo importante successo nella corsa ai playoff, battendo alla Piscina Olimpica di Viale del Fante un combattivo Telimar Palermo per 8-10, dopo un incontro caratterizzato dal nervosismo e deciso ancora una volta negli ultimi minuti di gioco.

Dopo i primi due quarti molto equilibrati, nel terzo parziale la formazione etnea ha messo in acqua la determinazione giusta per tentare l’allungo decisivo. Palermo ha risposto colpo su colpo, fino al 7-7 e all’ultimo decisivo parziale.

A poco meno di tre minuti dalla fine, una espulsione per brutalità del centroboa palermitano Lo Cascio per fallo su Stojcic, ha concesso a Privitera l’opportunità di trasformare il rigore del nuovo vantaggio, tra i fischi di tutto l’impianto. Sfruttando l’uomo in meno, la Nuoto Catania ha prima allungato con Condemi e infine chiuso l’incontro con La Rosa.

“È stato un incontro difficile – afferma il tecnico Giuseppe Dato – dove il nervosismo ha avuto la meglio sull’aspetto tecnico, colpa soprattutto di un metro arbitrale che ha scontentato tutti. Per larghi tratti era difficile capire come stessimo giocando, ma sono contento del carattere che abbiamo mostrato nei momenti decisivi, era importante vincere”.

“Complimenti ai miei ragazzi, – ha detto Marcello Giliberti, presidente Telimar – che hanno giocato col cuore alla pari contro l’attrezzatissima Nuoto Catania, che merita il secondo posto in classifica. Alcuni errori nostri nella fase centrale della partita e qualche decisione arbitrale affrettata e pesante nei nostri confronti hanno contribuito a farci uscire sconfitti da questo stupendo e pentitissimo derby. Ad ogni modo, se alla fine avessimo vinto noi, nessuno avrebbe avuto da ridire…”

Sempre in Serie A2, seconda vittoria consecutiva per la Muri Antichi che batte 9 a 5 il Sette Scogli nel secondo derby siciliano di giornata.  “Temevamo questo incontro per vari motivi – ha detto il presidente Muri Antichi,  Luigi Spinnicchia – poiché un derby è sempre un derby e anche per le numerose defezioni. I ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro, ci sono stati alcuni errori ma questa è una vittoria fondamentale e confortante per il prosieguo del nostro campionato. Una nota di merito va a Ivan Castagna. Ha fatto una partita monumentale sostituendo elementi come Scirè e Indelicato. Un ragazzo che ha mostrato tanto impegno sin dal primo giorno e che sono sicuro ci darà una grande mano anche in futuro”.

ORTIGIA KO. Finisce la settimana terribile dell’Ortigia. Alla “Paolo Caldarella” passa anche la seconda corazzata del campionato ( 2 a 14 ) e i biancoverdi iniziano a pensare ai prossimi incontri da giocare contro le dirette concorrenti. La Pro Recco mette la parola fine già dopo i primi due tempi. Nove gol segnati nei primi sedici minuti e per i liguri il match scivola via senza eccessiva fatica.

Vujasinovic risparmia capitan Tempesti e Volarevic si dimostra all’altezza tra i pali della squadra più titolata al mondo. Nell’Ortigia ancora fuori Siani e Rotondo, torna in acqua Patricelli. Prima dell’inizio Eraldo Pizzo premia, con una targa, Massimo Giacoppo, ora capitano dei siciliani ma ex di turno e, soprattutto, protagonista di tanti successi liguri.

In tribuna oltre duecento spettatori e tantissimi bambini delle scuole nuoto e pallanuoto corsi per vedere da vicino i campioni d’Italia. In vasca, come detto, nessuna storia. Ospiti impietosi sin dai primi secondi, determinati a mettere vantaggio sui siracusani.Gli uomini di Gino Leone soffrono la fisicità e le ripartenze di Figlioli e compagni. Meglio, per l’Ortigia, nel terzo e quarto tempo. La difesa tiene bene ad alcune incursioni ospiti e in avanti si cercano soluzioni buone per andare a segno. Alla fine festa a bordo vasca con i giovanissimi a caccia di foto e autografi.

“Di buono – spiega Gino Leone, allenatore Ortigia – prendiamo l’aver giocato contro la squadra più forte del mondo. Con la testa siamo già proiettati al match di Torino che resta alla nostra portata e per il quale stiamo lavorando. Ora dobbiamo cercare di conquistare i punti buoni per tirarci fuori dalla zona a rischio. Ora rivedremo quello che abbiamo fatto negli ultimi due tempi. Lavoriamo anche sul gruppo; i ragazzi devono capire che dobbiamo cementarci ed essere gruppo. Dobbiamo sacrificarci e ritrovare la compattezza utile per ritrovare lo spirito giusto.”