Nella massima serie, vince Savona ma a recriminare per un’occasione perduta è proprio l’Ortigia. I liguri passano a Siracusa grazie alla loro maggiore precisione al tiro e, soprattutto, alla percentuale di reti realizzate in superiorità.

I biancoverdi pagano una serie di errori con l’uomo in più commessi, soprattutto, nei momenti più importanti del match.

La partita scivola via sul filo dell’equilibrio e diverte il pubblico arrivato alla “Paolo Caldarella”. I padroni di casa appaiono da subito determinati e tornano a pressare sul possessore di palla. Anche la circolazione della palla sembra essere più veloce e sicura rispetto a sabato scorso.

Di contro, gli ospiti, si affidano ad una marcatura asfissiante su Casasola e alla buona vena di Damonte che realizza 4 reti.

Sempre buona la reazione dei biancoverdi alle marcature degli uomini di Angelini. Il pareggio arriva a metà del terzo tempo e i padroni di casa, a quel punto, spinti dall’entusiasmo, sembrano avere la partita in pugno. Poi gli errori in superiorità, qualche azione contestata e il Savona che è riuscito a rimettere “acqua” a proprio vantaggio.

In Serie A2 la Nuoto Catania ha sconfitto per 14-13 la Roma Arvalia 2007 in un incontro giocato male e vinto con un goal di Eugenio Russo nell’ultimo secondo di gara. Dopo il goal in apertura di Giorgio Torrisi, poi sparito dal tabellino marcatori, la squadra etnea ha subito il gioco dei padroni di casa, concedendo tanto in difesa e sbagliando anche in fase offensiva. Ma, soprattutto, ha sbagliato l’atteggiamento concedendo campo e chiudendo dopo i primi due tempi sotto nel parziale 7-5: ‘La partita è andata male – spiega il tecnico Giuseppe Dato – l’approccio è stato molle e l’atteggiamento troppo superficiale. Sono le classiche situazioni in cui tu perdi fiducia e l’avversario prende coscienza di poter vincere la partita. Roma meritava i tre punti, l’unica cosa che mi rende meno amareggiato è il fatto che lo scorso anno abbiamo perso occasioni importanti dopo aver meritato in acqua. Non credo nella fortuna, ma spero sia un segnale positivo’.

Alla ripresa del gioco, la situazione non è cambiata con il capitano Kacar che provava ad accorciare e Roma sempre pronta a mantenere due lunghezze di vantaggio. Poi, nell’ultimo periodo, i più giovani del gruppo hanno reagito fino al goal della vittoria arrivato in maniera rocambolesca: a 6 secondi dalla fine e palla in mano, Roma ha chiamato il time-out per giocarsi l’ultima chance di vincere la partita. Ma dopo la rimessa del portiere, rimasto fuori dai pali, i capitolini hanno perso sciaguratamente palla, subendo il goal di Russo a tempo scaduto a porta sguarnita. ‘Non amo mai citare i singoli – conclude Dato – ma i giovani come Russo, Catania e Ferlito hanno tenuto a galla i più esperti, permettendoci di vincere una partita che non avremmo nemmeno dovuto pareggiare’.

L’amarezza per una prestazione da rivedere, non deve distogliere da un successo e da tre punti comunque fondamentali: ‘E’ stata una partita difficile – conclude Eugenio Russo – ma noi abbiamo dato tutto fino alla fine. La nostra determinazione ci ha permesso di recuperare palla e di segnare un goal insperato. Alla fine eravamo felicissimi’.

Una partita disgraziata, invece,  quella della Famila Muri Antichi. In terra pugliese arriva una sconfitta ( 9 a 8) contro la Waterpolo Bari, maturata negli ultimi 5 secondi di gara. Ma oltre il danno la beffa per i Muri Antichi che a causa di un arbitraggio a dir poco discutibile sono costretti a cedere l’intera posta in palio, nonostante aver condotto la gara a lunghi tratti. C’è tanta amarezza per la Famila, che sopra nel punteggio (6-8) a fine terzo parziale, si è vista raggiungere dai baresi nel quarto parziale.Troppi i contro-falli fischiati ai danni dei ragazzi di Puliafito, con l’espulsione finale di Indelicato, “ciliegina sulla torta” che ha permesso alla Waterpolo Bari di involarsi in contropiede e vincere la partita.

Il presidente Luigi Spinnicchia non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, con la volontà di difendere l’onore della società nelle sedi opportune piuttosto che lamentarsi per l’arbitraggio. A parlare, seppur con l’amaro in bocca, è mister Giovanni Puliafito: “Oggi mi sento di dire che non hanno perso solo i Muri Antichi ma ha perso la pallanuoto – tuona il mister della Famila – ho assistito ad un arbitraggio scandaloso, forse non erano arbitri adeguati a gestire una partita così delicata. Ci sta che si può vincere e si può perdere, abbiamo sicuramente commesso degli errori e di questo mi assumo le responsabilità, ma uscire sconfitti così non è possibile”.

Successo casalingo per il Telimar Palermo che si è imposto, senza particolari problemi, 15 a 7 contro Civitavecchia. Sconfitta casalinga, infine, per il 7 Scogli che cede 16 a 6 ad Arechi.