Prima molesta la turista in autobus, poi la palpeggia in strada. Un uomo nel catanese arrestato per violenza sessuale. Con insistenza ha molestato una giovane donna nonostante le sue urla. Solo dopo l’intervento di alcune persone ha mollato la presa sulle parti intime. A quel punto ha cercato la fuga ma è stato fermato dalla polizia.

Fermato dai passanti

La polizia di Stato ha arrestato un cittadino libico per il reato di violenza sessuale. Il fatto è accaduto nella prima serata, quando gli agenti delle Volanti intervenivano in piazza Paolo Borsellino a Catania. Qui veniva segnalato un giovane extracomunitario che stava molestando una turista. I poliziotti bloccavano un extracomunitario che era stato fermato da alcuni passanti.

Le indagini

Successivamente veniva contattata la vittima, una turista francese che riferiva che il giovane fermato l’aveva prima molestata verbalmente. Tutto cominciato a bordo di un autobus cittadino in compagnia delle sue due sorelle. Una volta arrivati al capolinea di piazza Borsellino e scesa dall’autobus, l’extracomunitario era passato alle vie di fatto. Ed ha iniziato a palpeggiarla con insistenza e con violenza. Nonostante le urla della giovane, l’extracomunitario non lasciava la presa, desistendo e tentando di allontanarsi soltanto dopo l’arrivo di altre persone.

L’identificazione

Lo straniero veniva arrestato e accompagnato negli uffici della polizia scientifica per l’identificazione. Emergeva che già in passato era stato arrestato per lo stesso reato. La Procura ha disposto la custodia cautelare in  carcere e il trasferimento nella casa circondariale di Piazza Lanza, in attesa della convalida del Gip.

Altro arresto per tentato furto

Sempre a Catania c’è stato un altro arresto per un tentato furto e danneggiamento alla banca Unicredit di via Sant’Euplio. In manette un senegalese, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, che era stato bloccato dalle guardie giurate dell’istituto di credito. Nei locali garage, al piano seminterrato, erano stati tranciati i cavi dell’allarme. L’uomo, con alcuni complici non identificati, avrebbe tentato di rubare un tablet, un gruppo di continuità, una telecamera e vari cavi elettrici. Venivano anche rinvenuti tutti gli arnesi atti allo scasso che erano stati utilizzati per intrufolarsi all’interno della banca, che venivano tutti sequestrati.

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