Quattro persone sono state arrestate a Catania dai carabinieri perché ritenuti gli autori di una rapina computa il 15 maggio scorso in un istituto di credito di Cremona, il Banco BPM, che fruttò un bottino di 6.650 euro. Sono P. F., di 27 anni, C. G. A., di 30, A. G., di 46, e A. S. A., di 25.

Il primo è incensurato, gli altri con precedenti penali specifici. Gli arresti sono giunti al termine di indagini dei carabinieri della Compagnia della città lombarda.

I militari hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Cremona Letizia Platé su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Milda Milli. A tradirli il loro atteggiamento spavaldo: in particolare il fatto di aver parcheggiato l’auto in un posto riservato ai disabili.

Alcuni avventori di un bar avrebbero segnalato loro la cosa, ma i quattro si sarebbero mostrati indifferenti. Proprio tale comportamento ha fatto sì che qualcuno si ricordasse molto bene di loro e che rispondesse in modo preciso alle domande successivamente poste da militari dell’Arma di Cremona.

Secondo le indagini, a compiere materialmente la rapina sarebbe stato il giovane incensurato, armato di un taglierino. C. G. A. avrebbe fatto da palo. Gli altri due avrebbero accompagnato i complici dalla Sicilia alla Lombardia, effettuando alcuni sopralluoghi ed avrebbero concorso nell’elaborazione del piano di fuga per rientrare in Sicilia. Secondo quanto accertato il gruppo aveva stabilito la sua base a Madignano ed avrebbe usato una autovettura Mercedes Gle, che è stata notata da più persone.

Parlando in un bar dove hanno fatto colazione i quattro avrebbero detto di essere lì perché invitati ad un matrimonio. Stessa cosa avrebbero riferito in un B&B del paese nel quale erano ospitati. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Catania in attesa degli interrogatori di convalida da parte del Gip.