“Abbiamo bisogno di una persona che a tempo pieno che si dedichi al partito democratico e l’esperienza del segretario Renzi è stata fallimentare”.

Così, il presidente Cesare Damiano, leader nazionale dell’area Sinistra Pd, ha detto in conferenza stampa a Catania, con al fianco i due coordinatori della Mozione Orlando, Giuseppe Berretta, regionale, e Angelo Villari, provinciale.

Erano presenti all’incontro anche le deputate Luisa Albanella, Camera dei Deputati, Concetta Raia, presidente Commissione Ue all’Ars che sostengono la candidatura del guardasigilli Orlando alla guida del partito, in vista delle primarie che si svolgeranno il prossimo 30 aprile.

“Noi vogliamo scrivere un’altra pagina e due punti sono chiari: vogliamo separare l’incarico di segretario da quello di presidente del Consiglio, perché il partito ha bisogno di essere curato – ha spiegato Damiano – e vogliamo stare dentro questo partito, perché il PD è la nostra casa ma vogliamo che sia un partito capace di ascoltare e fare la sintesi, per questo abbiamo condannato la scissione”. “Vorremo, poi, che un partito della sinistra, come il nostro, lavorasse a una dote di diritti sociali e civili universali, perché, in una società ormai sempre più liquida, bisogna fissare degli standard”.

“Sono convinto che con Andrea Orlando possa aprirsi una nuova prospettiva: per il Partito Democratico e per il Paese, con un’attenzione particolare per il Mezzogiorno, una delle principali priorità individuate da Orlando e contenute nella sua mozione” ha affermato Giuseppe Berretta. “La voglia di far ripartire l’Italia a cominciare dal Sud è testimoniata anche dalla scelta di Napoli come sede della conferenza programmatica, che si svolgerà domani – ha proseguito – E anche la Sicilia sta dimostrando un crescente interesse per le proposte di Andrea Orlando.”

La mozione Orlando, è stata votata da oltre il 22% degli iscritti siciliani, nella provincia di Catania è stato raggiunto il 39,3% degli iscritti.

“Un risultato che dimostra l’impegno di tanti iscritti che sostengono un progetto che mette al centro l’unità del partito e del paese, la lotta alle disuguaglianze – ha commentato il coordinatore provinciale Angelo Villari – Ora ci sarà il  passaggio successivo, le primarie vere e proprie, dove andranno a votare iscritti e non, facciamo  appello a tutti, e ai delusi, perché mettano in campo la loro voglia di partecipazione per scegliere un segretario  affidabile, di qualità e con un progetto e una idea di società chiaro, con regole e valori  forti: inclusione sociale, uguaglianza, lavoro, che guardi al mondo del volontariato, della cittadinanza attiva, ai corpi intermedi, per un partito che torni alle origini, plurale e con tante tradizioni, ma che abbia un gruppo dirigente capace di fare sintesi”.

“Quanto ai contenuti – ha aggiunto Cesare Damiano –avvicinare l’ultimo al primo è la nostra stella polare, noi intendiamo una iniziativa di Governo che vada in questa direzione. Con la fiducia posta su molte iniziative, ho dovuto ingoiare alcuni rospi – ha commentato – come l’abolizione dell’IMU sulla prima casa a tutti, perché ha significato togliere risorse ai più poveri, e il “job act”, in merito al quale abbiamo presentato 37 emendamenti nel tentativo di ridurre il danno, ma non ci siamo riusciti perché due anni dopo, ragionando con dati alla mano e con schiettezza, posso dire che il consuntivo è fallimentare”.

“Il partito è un luogo di discussione attiva, negli ultimi anni il PD è stato abbandonato a se stesso – hanno dichiarato Concetta Raia e Luisa Albanella – c’è poi un problema che riguarda l’allontanamento dei giovani dal nostro partito e lo abbiamo percepito molto forte dopo il referendum costituzione che è stata una risposta chiara al malessere di una generazione che non vede alcuna prospettiva lavorativa– il voto dei circoli fotografa perfettamente questo disagio – hanno aggiunto – perché se è vero che Renzi ha preso più voti  è altrettanto vero che sono diminuiti gli iscritti, un allontanamento massiccio di delusi che ora vanno recuperati ed è quello che intendiamo fare noi con la proposta di Andrea Orlando. Noi speriamo molto nel voto dei non iscritti e di coloro che silenziosamente se ne sono andati, un invito a ritornare con passione e senso di partecipazione”.

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