I Carabinieri della Stazione di Riposto, supportati dal personale della locale Capitaneria di Porto, sono stati impegnati in un servizio finalizzato alla verifica del rispetto delle norme in materia igienico sanitaria inerenti alla conservazione e alla vendita del pescato presso il locale mercato ittico.
Nell’ambito dell’attività congiunta, i militari dell’Arma hanno denunciato un 60enne del posto già noto alle Forze dell’Ordine per “violazione delle norme di etichettatura e tracciabilità”. L’uomo, che occupava abusivamente uno stallo in prossimità dell’ingresso al mercato ittico, ha iniziato ad inveire verbalmente contro i militari sin dal momento in cui li ha visti avvicinarsi per procedere al controllo, pronunciando frasi sconnesse e prive di senso.
I Carabinieri pertanto, dopo aver ricondotto alla calma il 60enne, hanno proceduto al controllo amministrativo dell’attività commerciale appurandone la mancanza di qualsiasi autorizzazione, sia amministrativa che in materia sanitaria, che, conseguentemente, comportava anche l’occupazione abusiva dello stesso stallo.
Durante il controllo i militari hanno altresì rinvenuto la chiave di un lucchetto di sicurezza apposto alla porta di un bagno pubblico destinato all’utenza, invero utilizzato dal 60enne come deposito di prodotti ittici, crostacei e molluschi privi di qualsiasi documentazione che ne attestasse la provenienza e la linea di tracciabilità nonché in pessimo stato di conservazione, ciò perché ovviamente in assenza di impianto di refrigerazione.
A seguito dell’attività ispettiva, inoltre, i militari hanno rinvenuto sul bancone di vendita una mannaia in metallo con lama di 45 centimetri e due coltelli con lama di 20 centimetri, che sono stati cautelativamente tolti alla disponibilità dell’uomo in considerazione del suo stato di agitazione, che, evidentemente, poteva in quel momento rappresentare un potenziale problema per l’incolumità dei numerosi avventori che affluivano al mercato pubblico. All’esito dei controlli i militari hanno comminato al 60enne una sanzione di 1.700,00 € e sequestrato 85 kili di prodotti ittici poi destinati alla distruzione.
Extracomunitario arrestato per rapina a Catania
I Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante, supportati dai colleghi del Nucleo Ispettorato del lavoro, del Nas e del 12° Reggimento “Sicilia”, unitamente a personale della Polizia Locale, sono stati impegnati in un servizio coordinato di controllo del territorio finalizzato al monitoraggio delle aree della “movida catanese” del centro storico e del quartiere “San Berillo”, nonché al controllo della circolazione stradale nelle principali arterie e piazze della città.
In tale contesto, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza un pregiudicato 31enne gambiano, domiciliato in via plebiscito, per una rapina commessa in danno di una giovane donna. In particolare, il malvivente, dopo aver strattonato la vittima, le ha sottratto il borsello a tracolla contenente denaro ed effetti personale, ma è stato prontamente bloccato dopo un breve inseguimento a piedi dai militari, che stavano pattugliando via di Prima nel quartiere “San Berillo”. Nella circostanza, la perquisizione dell’uomo ha consentito di recuperare, oltre alla refurtiva, anche 0,6 grammi di marijuana, motivo per cui il reo è stato anche segnalato alla Prefettura quale “assuntore”, prima di essere tradotto presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Al momento della riconsegna della borsa, la ragazza visibilmente scossa per l’accaduto, ha ringraziato sentitamente i militari dell’Arma, che hanno riscosso anche il plauso dei numerosi passanti che hanno osservato tutta la scena.
Nel corso delle ispezioni presso i locali della movida del centro, gli operanti hanno denunciato un 47enne catanese, titolare di un pub di via Gemmellaro, in quanto è stata riscontrata l’assenza della revisione prevista per la certificazione antincendio. All’uomo è stata altresì comminata una sanzione amministrative pari a € 1.000,00 per carenze igienico sanitarie.
I militari, inoltre, hanno deferito un 33enne catanese, titolare di un ristorante sito in piazza Federico di Svevia, per omessa sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per aver impiegato 6 “lavoratori in nero”, elevandogli una maxi sanzione di circa € 27.000,00, con contestuale sospensione dell’attività. L’esercizio pubblico è stato sanzionato anche per occupazione abusiva di suolo pubblico.
Per quanto riguarda invece i controlli in città, i Carabinieri di Catania hanno rivolto la loro attenzione al centro storico, disponendo una serie di posti di controllo e pattuglie appiedate. Tale attività ha consentito di identificare una cinquantina di persone e di sottoporre ad accertamenti una ventina di veicoli, con l’elevazione di 7 sanzioni amministrative per violazioni al C.d.S. (mancata copertura assicurativa, mancata revisione periodica, mancata esibizione di documenti di guida e di circolazione, guida senza patente), colpendo, in particolare, quelle condotte di guida che possono creare un pericolo per la sicurezza pubblica, ed il sequestro amministrativo di 2 veicoli.
Paternò, una denuncia per guida indisciplinata
I Carabinieri della Compagnia di Paternò, supportati dai militari del 12° Reggimento Sicilia, unitamente a personale dell’A.S.P. di Catania, sono stati impegnati in un servizio coordinato a largo raggio di controllo del territorio, finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa e a garantire il rispetto delle norme in materia di legislazione sociale e tutela della salute.
Al riguardo, i militari hanno effettuato diversi controlli presso alcuni esercizi del comprensorio paternese, elevando sanzioni per circa 1.000,00 € nei confronti del titolare di un ristorante di via Monte Cervino e denunciandolo per frode nell’esercizio del commercio poiché, all’esito del controllo presso il suo esercizio commerciale, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 20 Kg di carni bianche e rosse congelate senza le prescritte autorizzazioni.
Nel medesimo contesto operativo, gli operanti hanno poi predisposto numerosi posti di controllo nel centro, nelle aree periferiche ed in prossimità dei principali snodi viari, che hanno consentito di identificare un centinaio di persone e di sottoporre ad accertamenti una cinquantina di veicoli.
Sono state così elevate 30 sanzioni amministrative per violazioni al C.d.S. (mancata copertura assicurativa, mancata revisione periodica, mancata esibizione di documenti di guida e di circolazione, guida senza patente), con particolare riferimento a quelle la cui condotta di guida potrebbe nuocere alla sicurezza degli altri utenti della strada. Oltre alle multe, inoltre, sono stati sequestrati amministrativamente tre veicoli, ritirate due patenti ed altrettante carte di circolazione, nonché decurtati complessivamente 49 punti dalle patenti di guida. Nel corso dei controlli, infine, sono stati sequestrati circa 8 grammi di hashish rinvenuti nella disponibilità di tre giovani, che, per tale ragione, sono stati segnalati all’Autorità amministrativa.
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