In Municipio, il sindaco Enzo Bianco e l’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando hanno illustrato il nuovo Piano di riequilibrio finanziario approvato dal Consiglio comunale che consentirà al Comune di Catania di “raggiungere l’equilibrio finanziario”.

“Dal primo giorno che ci siamo insediati – ha detto il sindaco Enzo Bianco – ci siamo resi conto che il (vecchio ndr) piano di risanamento non era adeguato ad affrontare complessivamente quella condizione. C’erano molti debiti che non erano emersi e c’erano stati ulteriori tagli, drammatici, sia da parte dello Stato che della Regione. Abbiamo chiesto e ottenuto che il Parlamento prevedesse la possibilità di riformulare i piani per noi e per tutti gli altri Comuni italiani che si trovavano in questa condizione. Il Consiglio Comunale ha approvato a larghissima maggioranza un piano che fa di Catania una città che può guardare con più serenità al suo futuro. Siamo in grado di affrontare un’azione di risanamento, ma senza tagli alla spesa sociale. Il risparmio che riusciamo ad ottenere è dovuto essenzialmente ad azioni di maggiore efficienza. Ieri il Comune pagava sei milioni di fitti passivi per ospitare gli uffici comunali, oggi nel 2018 questa cifra sarà ridotta a 500 mila euro. In una sola scuola, la Giovanni XXIII ospiteremo tutti gli uffici tecnici per cui oggi spendiamo più di 800 mila euro”.

Il nuovo piano di riequilibrio è stato accompagnato da non poche polemiche soprattutto per la misura collegata alla dismissione di alcuni beni immobili comunali. Al riguardo, Bianco ha precisato: “Quelli che proveremo a vendere saranno quelli che riguarderanno gli affittuari delle case economiche e popolari del Comune, per cui daremo la possibilità a prezzo bassissimo di diventare i proprietari della casa dove abitano. Non venderemo alcun bene di valore culturale del Comune che invece sarà tutelato: è un impegno solenne che assumo”.

L’ASSESSORE GIRLANDO: NESSUNA SVENDITA IMMOBILIARE 

La delibera è stata votata in Consiglio dalla maggioranza che si è ricompattata dopo le recenti nomine ai vertici delle partecipate, ma su sei consiglieri del Pd, quattro erano assenti. Tuttavia il sindaco non si è scomposto, anzi.

“La mia soddisfazione non è per niente turbata o ridotta – ha detto Bianco – dal fatto che a partecipare al voto non sia stati tutti i consiglieri della maggioranza. Alcuni non erano presenti in ragione ad altri impegni e si sono scusati, qualcuno al contrario non è stato presente per libera scelta”.

“Penso agli ‘uccelli del male augurio’ – ha concluso Bianco – a chi riteneva che il piano non si sarebbe votato e mai sarebbe stato approvato o che non sarebbe stato un buon piano. Si è fatto un buon lavoro”.

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