Il Lungomare di Catania continua a dividere. Le iniziative promosse dall’amministrazione, come la nuova pista ciclabile, quella di running e la chiusura per il Lungomare Liberato, diventano terreno di scontro e l’opposizione non risparmia critiche.

“Oggi è solo un cantiere in continua evoluzione di cui non si vede la luce alla fine del tunnel”, dice Maurizio Mirenda, consigliere di Grande Catania.

Secondo l’esponente dell’opposizioen sarebbero state prioritaria alcune operazioni di pulizia e recupero come nel caso del monumento ai Caduti o della Garitta Spagnola: “Non era più urgente mettere in sicurezza le due principali piazze del lungomare che, ha distanza di anni, restano in gran parte transennate?”,  si chiede ancora Mirenda.

Secondo il consigliere comunale “la pista di runner, a ridosso della ringhiera del mare, è l’ultimo intervento di cui francamente nessuno ne sentiva la necessità. Il risultato è un susseguirsi di tensioni e proteste accentuate dal fatto che la pista ciclabile continua ad essere utilizzata da moto e macchine come scorciatoia per evitare il traffico nelle carreggiate riservate alle auto. Un comportamento incivile sistematicamente utilizzato perché la gente è sicura di farla franca visto che qui i controlli delle forze dell’ordine vengono fatti con il contagocce”.

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