La polizia, su disposizione della Procura di Catania, ha sgomberato e sequestrato un immobile, uno studentato gestito da Non una di meno di proprietà dell’Ente Biblioteche Riunite civica Ursino Recupero che si trova nel centro etneo in via Gallo/Sant’Elena ed ha denunciato undici persone per il reato di invasione/occupazione di edificio pubblico. L’edificio era occupato da un gruppo di studenti dal 2018.

Le persone denunciate fanno parte del centro sociale Liotru/Spazi Sociali. La polizia ha poi richiesto la misura cautelare del sequestro preventivo dell’immobile poi disposta dal giudice per le indagini preliminari.

La fase esecutiva curata dalla Digos e da altro personale della polizia, ha permesso di riscontrare come l’immobile non abbia mai ospitato famiglie ma esclusivamente aderenti e attivisti del centro sociale.

Sono stati liberati i locali e le poche persone presenti sono andate via. L’immobile è stato a affidato in giudiziale custodia al legale rappresentante dell’Ente proprietario.

Lima e Leone, “Emergenze sociali gravi ma si decide sgombero studentato”

Non sono mancate le reazioni politiche all’episodio. “E’ in questa città, preda alle emergenze civili e sociali come ci ricorda la cronaca di queste ore, che si procede allo sgombero dello studentato 95100 che offre servizi gratuiti di assistenza e di consultorio gestito da Non una di meno. Uno sgombero assolutamente ingiustificato visto che i locali giacevano da anni in stato di abbandono. Chiediamo che si fermino immediatamente le operazioni di sgombero e che si trovi una soluzione per mantenere operativa una struttura che offre servizi sociali essenziali e copre le mancanze colpevoli delle istituzioni”. Lo affermano Mariagrazia Leone, segretaria della federazione catanese del Partito Democratico e Sergio Lima, componente delle segreteria regionale e della direzione nazionale Dem.

Secondo i dirigenti Dem, infatti, “a Catania la graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare conta oltre seimila nuclei familiari, oltre 3000 sono gli sfratti annuali quasi sempre per morosità incolpevole e più di duemila sono le richieste di contributo per l’affitto. Sempre a Catania il sistema dei consultori, come in tutta la regione, soffre – concludono – carenze di organico e di spazi adeguati. Eppure si decide lo sgombero di una struttura, in stato di abbandono, in cui venivano offerti servizi gratuiti di assistenza”.