Catania

Prestiti a strozzo ai ristoratori ‘vittime’ dell’emergenza covid19, usuraio preso con le mani nel sacco (VIDEO)

Avrebbe prestato denaro ad un imprenditore del settore delle ristorazione in difficoltà anche per effetto del lockdown di marzo e delle chiusure che sono scattate negli ultimi giorni per l’emergenza coronavirus. Uno dei tanti che non riesce a mantenere in piedi la propria azienda e a vivere con le spese ordinarie e che per questo motivo si è rivolto alla persona sbagliata.

Denaro per la restituzione del quale all’imprenditore sarebbero stati richiesti interessi fino al 120%. Eì’ la storia che rcconta un provvedimento dell Guardia di Finanza di Catania

Francesco Caccamo, 56 anni, è stato arrestato proprio dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Catania con le accuse di estorsione ai danni dell’imprenditore in difficoltà economica.

Leggi anche

Arrestato l’usuraio dei matrimoni, prestiti con interessi fino al 200%, sequestrati beni per mezzo milione (VIDEO)

Caccamo è stato catturato da militari del Gico del nucleo di Polizia economica finanziaria delle Fiamme gialle dopo avere ricevuto i soldi di una ‘rata’ dalla vittima. Una vera e propria ‘trappola’ organizzata dai finanzieri insieme alla vittima che si era rivolto a loro.

Il ristoratore, in difficoltà economiche anche per l‘emergenza Covid19, aveva ricevuto in più rate un prestito di 19mila euro. Nella abitazione del presunto usuraio gli investigatori hanno sequestrato circa 5 mila euro in contanti, 10 assegni per complessivi 60 mila euro, smartphone e documenti utili a ricostruire la sua ‘contabilità in nero’. Una sotrta di libro mstro attraverso il quale gli inquirenti contano di risalire alle probabili altre vittime.

Leggi anche

Presta soldi con un tasso d’interesse del 90%, arrestata messinese

Caccamo è indagato dalla Procura di Catania, che ha coordinato le indagini della Guardia di finanza, anche per estorsione perché accusato di avere minacciato di gravissime ritorsioni l’imprenditore e i suoi familiari nel caso in cui la vittima non avesse fatto fronte al debito contratto, facendo anche riferimento al possibile intervento di soggetti inseriti in contesti criminali. L’arresto è stato convalidato dal Gip che ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare in carcere.

Leggi l'articolo completo