Verificare l’effettiva remissione della psoriasi, anche in assenza delle caratteristiche placche. Questo l’obiettivo di uno studio che sarà condotto da Anna Elisa Verzì, ricercatrice dell’Università di Catania, vincitrice di una borsa di studio di 210 mila euro per 3 anni, per il progetto “La Ricerca in Italia. Un’Idea per il Futuro”, promosso dalla Fondazione Lilly, da nove anni impegnata a sostenere la ricerca in Italia.
“Le placche eritematose e desquamanti rappresentano la manifestazione più tipica della psoriasi”, spiega Verzì. Non sempre però la scomparsa delle placche è sinonimo di remissione della patologia. “Possono infatti permanere delle modificazioni del microcircolo cutaneo, evidenziate mediante videodermatoscopia” ma non visibili ad occhio nudo.
Lo studio quindi, valuterà su 90 pazienti in trattamento farmacologico la capacità di tale tecnica diagnostica di neuroimaging di evidenziare queste alterazioni del microcircolo, così da fornire ai medici uno strumento per valutare l’eventuale prosecuzione della terapia ed evitare possibili recidive.
Questo progetto, spiega Francesco Rossi, membro del board scientifico della Fondazione Lilly, “è stato riconosciuto come il migliore tra i 16 presentati, e potrà dare preziose indicazioni ai medici nella scelta delle terapie”. La Fondazione Lilly, conclude, “dal 2008 premia annualmente un giovane ricercatore italiano, fornendogli i mezzi per continuare a lavorare nel nostro Paese, assegnando la borsa attraverso una metodologia meritocratica basata su un sistema di peer review internazionale”.
(foto tratta dal web)
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