La città di Catania sommersa di rifiuti. La denuncia arriva dai quartieri e, in particolare, dal territorio di Ognina e Picanallo e da quello di Barriera-Canalicchio.
“Riceviamo decine e decine di segnalazioni ogni giorno da parte di persone esasperate che non vogliono più vivere nei “quartieri pattumiera”- afferma il consigliere della II circoscrizione Alessandro Campisi- dopo la scoperta dell’ennesimo luogo adibito all’abbandono incontrollato dei rifiuti chiediamo immediatamente al Sindaco Bianco di creare una “task force” per monitorare costantemente la questione e cogliere sul fatto chi trasforma le nostre strade, piazze, isole ecologiche e zone isolate in discariche a cielo aperto. Se a questo ci aggiungiamo anche la quasi totale assenza degli interventi di decoro nelle principali arterie della municipalità- prosegue Campisi- ecco che viene fuori un quadro estremamente allarmante della situazione. Uno scenario che va preso in seria considerazione da parte delle istituzioni competenti che non possono più far finta di niente”.
Viale Lainò, via Erasmo Marotta, via Della Marina, via Maria Gianni. E ancora, via Ricci, via Faraci, via Coffa Caruso e via Pidatella: dalla semplice pulizia alla bonifica dai rifiuti questa piaga riguarda un vasto territorio che da Barriera arriva fino a Ognina, passando per Picanello e Canalicchio.
“La gente chiama questi luoghi in molti modi: vie della spazzatura, aree relitto e perfino strade- monnezza- spiega la consigliera della II municipalità Adriana Patella- nel nostro territorio abbiamo continuamente a che fare con l’inciviltà delle persone e la “furbizia” di alcuni che, con i camion, scaricano ingenti quantità di materiali. Nonostante le nostre continue segnalazioni non si riesce a contenere o ad eliminare questa enorme piaga che, anzi, di anno in anno, si fa sempre più corposa e pesante. All’inizio si trattava di siti isolati, lontani da sguardi indiscreti e soprattutto poco illuminati. Per lo più materiali, provenienti soprattutto dal rifacimento di case e palazzine, che venivano accatastati in zone mai bonificate o controllate. Oggi, aggiungendoci pure cartacce e sacchetti di plastica, la questione riguardano anche il cuore di Picanello, Barriera,Ognina e Canalicchio. Per combattere questa piaga- è sempre la consigliera Patella a parlare- è fondamentale creare una cabina di regia, con la collaborazione delle forze dell’ordine e degli stessi cittadini, istallando un impianto di videosorveglianza nelle luoghi maggiormente a rischio. Solo in questo modo si potranno punire gli sporcaccioni in modo esemplare e risolvere la questione”.
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