La piccola Campofiorito, 1300 anime della provincia di Palermo, è la regina della raccolta differenziata: oltre il 91 per cento! Le note dolenti, invece, riguardano le grandi città capoluogo e soprattutto il territorio della provincia di Enna: nessun comune figura fra i 74 della Sicilia premiati per avere superato la soglia del 50 per cento di differenziata.

Sono le stime relative al 2016 dell’Ufficio Speciale per la Raccolta Differenziata della Regione Siciliana che stamani a Catania ha premiato complessivamente 105 amministrazioni comunali che hanno raggiunto in Sicilia performance elevate di raccolta differenziata.

In particolare sono 23 i comuni siciliani che hanno superato il 65 per cento di raccolta differenziata, 51 quelli che oltrepassano la soglia del 50 per cento e 31 i centri che raggiungono alte performance dovute all’avvio della raccolta porta a porta.

Campofiorito raccoglie i frutti di un decennio di semina e oggi il sindaco Giuseppe Oddo può gongolare dicendo di ‘ricorrere alla discarica una volta ogni tre mesi’, ma il dato più significativo arriva da Marsala, quinta città di Sicilia con i suoi 83mila abitanti, che raggiunge la fatidica soglia del 50 per cento di differenziata.

“Abbiamo ridotto di 4mila tonnellate i rifiuti conferiti in discarica con un risparmio di 600mila euro. La vera svolta è stata la distribuzione di oltre duemila compostiere che hanno portato ad ulteriore riduzione del rifiuto inorganico e l’ambizione è arrivare entro il 2020 al 70-80 per cento”, dice il vicesindaco Agostino Licari, mentre sfoggia la pergamena dell’Ufficio Speciale per la Raccolta Differenziata che laura il centro lilibetano.

Secondo l’ufficio speciale nel 2015, in Sicilia, la differenziata era ferma al 12,80%, i comuni che avevano avviato la raccolta porta a porta erano solo 35 che includevano solo 100.000 siciliani. Oggi, nel primo trimestre del 2017 si contano ben 700.000 abitanti che, grazie a sistemi efficaci implementati dai loro comuni di residenza, hanno adottato l’abitudine di differenziare i propri rifiuti a casa dando inizio a questo circolo virtuoso che si attesta al venti per cento su scala regionale.

I nodi al pettine – come è noto – riguardano le grandi città. Nell’ultimo trimestre 2016, dei nove capoluogo l’unico a sfiorare il 20 per cento di differenziata, rimanendo comunque sotto alla media regionale, è Ragusa: 19.78%. La catastrofe si registra ad Enna: poco meno del 2 per cento, a Siracusa 5,2% ed Agrigento con il 6%. Vanno in doppia cifra, ma restano lontanissime dal trend regionale le tre Città Metropolitane, Palermo, Messina e Catania: tutte al 12 per cento.

“Lo scorso anno i comuni a superare il 50 per cento erano circa una ventina. Oggi sono più di settanta e altre 25 città in un mese superano quella soglia. Va detto che diverse amministrazioni sono passate al porta a porta cambiando pagina e molto è stato fatto con il blocco del conferimento in discarica”, spiega il direttore dell’Ufficio Speciale, Salvo Cocina.

Il volto dell’uomo chiamato da Crocetta a risolvere i guai della munnizza si corruccia quando si parla delle tre Città Metropolitane: “Quelli che abbiamo sono dati oggettivi, Catania, Palermo e Messina sono al 10 per cento e purtroppo non vediamo prospettive di crescita. Non assistiamo cioè a quello che abbiamo notato nei comuni più piccoli dove si è registrato un incremento rapidissimo. Va detto però che ci sono i casi di Marsala e Gela, quinta e sesta città della Sicilia per popolazione, che oggi superano il 50 per cento. Auspichiamo che anche i grandi centri possano cambiare pagina, ma servono la volontà ed il coraggio. Non più possibile, nel 2017, assistere a livelli di differenziata ridicoli…”

Dei 23 comuni che nell’ultimo trimestre 2016 hanno superato il 65% di differenziata sei sono in provincia di Messina (che complessivamente ne conta 108), cinque quelli del Palermitano (il territorio provinciale annovera 82 amministrazioni), altrettanti quelli del Catanese (58), due nel Trapanese (24) ed Agrigentino (42), uno nei territori della provincia di Ragusa (12), Siracusa (21) e Caltanissetta (22). Nella classifica non è presente alcun centro dell’Ennese.

Questi i comuni virtuosi con raccolta differenziata oltre il 65%: Campofiorito, Contessa Entellina, Giardinello, Monterosso Almo, San Michele di Ganzaria, San Cono, Ribera, Santa Teresa Riva, S.G. Jato, Castel di Lucio, Solarino, Delia, Licodia Eubea, Camporotondo E., Pettineo, Pollina, Belpasso, Pantelleria, Torregrotta,Villafranca Tirrena, Montelepre, Siculiana e Saponara.

Nella speciale classifica dei 51 i comuni siciliani che hanno superato il 50% della raccolta sono presenti città importanti come Marsala (Tp) che conta 80mila abitanti, Gela (Cl) che supera i 75mila e Mistertbianco (Ct) con 50mila.

Le 51 amministrazioni sono: Piana degli Albanesi, Balestrate, Vizzini, S. Margherita Belice, Chiusa Sclafani, Gibellina, Caltabellotta, San Pier Niceto, Giuliana, Villafranca Sicula, Mirabella Imbaccari, Menfi, Bisacquino, Acate, San Pietro Clarenza, Calatafimi-Segesta, Rometta, Prizzi, Campofelice di Fitalia, Militello in V.C., Furnari, San Cipirello, Gualtieri Sicaminò, Butera, Misterbianco, Palazzo Adriano, Ferla, Montevago, Scordia, Maletto, Grotte, Comiso, Sambuca di Sicilia, Belmonte Mezzagno, Calamonaci, Pace del Mela, Santo Stefano Quisquina, Isnello, Comitini, Roccavaldina, Marsala, Santa Venerina, Alcamo, Valdina, Lucca sicula, Sommatino, Montalbano E., Niscemi, Santo Stefano di Camastra, Gela, Marineo.

A Catania sono stati premianti anche 31 comuni con performance mensili com oltre il 50% (un mese dell’ultimo trim. 2016): Viagrande, Aci Bonaccorsi, Venetico, Caronia, Cattolica Eraclea, Aliminusa, Santa Cristina Gela, Isola delle Femmine, Castelbuono, Trappeto, Bivona, Montemaggiore Belsito, Piazza Armerina, Falcone, Mascalucia, Roccamena, Cinisi, Biancavilla, Galati Mamertino, Montallegro, Mazzarà Sant’Andrea, Custonaci, Mezzojuso, Camporeale, Roccafiorita, Joppolo Giancaxio, Zafferana Etnea, Realmonte, Rodi Milici, S. Angelo Muxaro, Terme Vigliatore.

“Il nostro evento vuole sensibilizzare alla tutela dell’ambiente – afferma Giusy Giacone di Progetto Comfort – oggi sono stati premiati i sindaci più virtuosi, di certo i dati parlano chiaro: nell’ultimo anno le cose sono migliorate molto ma la strada è ancora lunga”.