Ci saranno cinque liste forti e la coalizione supererà il quaranta per cento dei consensi. Ci mette la firma e la faccia il leader di Sicilia Futura, Totò Cardinale che martedì prossimo a Palermo presenterà il nuovo simbolo del movimento che “si arricchisce di un richiamo al Partito socialista italiano’  e che concorrerà alle Politiche 2018.

Da Catania, l’ex ministro ha analizzato con BlogSicilia la campagna elettorale siciliana che si concluderà con il voto del 5 novembre con una certezza, dal proprio punto di vista: “Micari è la vera discontinuità. Ha tutta le credenziali che possono essere apprezzate dai siciliani che sono stanchi ed arrabbiati di una politica che non sa dare risposte. E’ una candidatura che le forze di centrosinistra hanno voluto offrire ai siciliani per dare le segnale della novità. Non è una rottura con il passato semmai con i metodi ed alcuni sistemi che nel passato si sono utilizzati”.

Cardinale ha anticipato anche che qualora fosse eletto presidente della Regione “Micari sceglierà politici per la sua squadra”.

“Mentre gli altri parlavano di candidature e organigrammi – aggiunge il leader di Sicilia Futura –  noi parlavamo di programma e su questo costruiamo la coalizione che, per quanto possa capirne, è molto forte. Avremo cinque liste forti e competitive e grazie al combinato disposto fra il voto diretto e quello sul candidato presidente mi fa pensare che supereremo il 40 per cento dei consensi”.

Quanto alla riconoscibilità dei candidati in campo da parte dei siciliani, Cardinale osserva: “Musumeci? E’ più conosciuto di Micari, certo, ma si è già candidato due volte, perdendo. Anche Cancelleri, che si è candidato la scorsa volta, è più noto, ma quando si conosce Micari viene apprezzato dal 98 per cento di quanti hanno modo di conversare con lui”.

E su un presunto ‘palermocentrismo’ del candidato governatore del centrosinistra, il leader di Sicilia Futura ricorda: “L’ultimo presidente palermitano risale al 1996 ed era Provenzano…quindi perché dopo 20 anni negare a Palermo la possibilità di esprimere un presidente della Regione?”

Cardinale è certo dello schieramento che sostiene il rettore di Palermo nella corsa per Palazzo d’Orleans: “Le liste di centrosinistra, a partire da Sicilia Futura, sono liste molto più forti di quelle del centrodestra”.

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