Al via il restauro dell’altare e della cornice che costituiscono la macchina barocca in legno scolpito e dorato del XVIII secolo, custoditi nella chiesa dei santi angeli custodi a Militello in Val di Catania. I lavori sono stati consegnati questa mattina alla ditta di restauro Giovanna Comes. L’intervento è curato dalla soprintendenza etnea ed è stato finanziato dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana per un importo di 33.580 euro.

Opera in grave degrado

L’opera, scenografica e di grande pregio artistico, versa in condizioni di grave degrado che ha causato la caduta di alcune parti lignee. Il sacro edificio, nella sua tipologia di chiesa ed oratorio in considerazione delle dimensioni contenute, rappresenta un modello architettonico e artistico che permette di comprendere l’evoluzione della magnificenza barocca nel XVIII secolo in Sicilia.

La chiesa oggetto di furto

La chiesa, ricostruita dopo il terremoto del 1693, è costituita da un’unica navata le cui pareti presentano stucchi in stile rococò che richiamano i disegni del pavimento in ceramica calatina del 1768, opera di D. Bonaventura Baldanza. Purtroppo nel 2000 alcune parti della bellissima pavimentazione sono state fraudolentemente asportate da ignoti. L’altare maggiore, della stessa epoca, è costituito da due parti: la mensa e una ricca cornice in legno dorato. La splendida macchina lignea si compone di un altare su piani sovrapposti arricchito da due putti ai lati della mensa; sull’altare si imposta la splendida cornice barocca in legno scolpito e dorato.

Il restauro nel Monrealese

Non è la prima opera di culto che la Regione finanzia. La grande tavola centinata raffigurante il Sacro cuore di Gesù, conservata a Monreale nella chiesa gesuitica del Sacro Cuore, tornerà presto a risplendere grazie a un delicato intervento di restauro finanziato sempre dalla Regione Siciliana. La soprintendenza ai Beni culturali di Palermo ha effettuato ad inizio di quest’anno la consegna dei lavori all’impresa di restauro, la palermitana Loris Panzavecchia. L’intervento sulla pala d’altare e sulla maestosa cornice intagliata è coordinato dal Maria Serena Tusa e diretto da Sandra Proto e Mauro Sebastianelli della Soprintendenza.

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